Cronaca di un Santo Stefano salato. Ore 13:30, piazza Cordusio è bagnata dalla pioggia, pochi temerari turisti girano per le strade in cerca di souvenir, molti negozi sono chiusi, lo stesso vale per la maggior parte di bar e ristoranti. Così, trovare un posto dove consumare un pranzo veloce per poi tornare in redazione a lavorare è una scelta facile, quasi obbligata: c'è solo il bar Aperol aperto. Mi accomodo, in dolce compagnia. Lei prende un piatto di tagliatelle al pesto, io alla bolognese. Poi una bottiglia d'acqua da mezzo litro e due caffè. Vado a pagare: 43 euro totali. Ricapitolando: i primi piatti costano 11/12 euro a testa, l'acqua 3,50 euro, 7 euro (diconsi 7) due caffè, 5 euro il coperto.
È andata meglio al mio collega: il panino da asporto che gli ho preso è costato solo 4,5 euro (se l'avesse consumato al tavolo con noi, avrebbe pagato sette euro, più 2,5 euro di coperto). È vero che siamo in pieno centro, che regna il libero mercato e che la pressione fiscale sui commercianti è alle stelle, ma un prezzo del genere forse è esagerato. O no?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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