Convalidato l'arresto per il baby rapinatore Bilal

Il gip ha convalidato il fermo del baby ladruncolo autore di numerosi furti. Il ragazzo, che ha 14 anni, è stato affidato al Centro di prima accoglienza di Torino

Convalidato l'arresto per il baby rapinatore Bilal

Il gip del Tribunale dei Minori di Milano ha convalidato l'arresto di Bilal, il minorenne marocchino autore, nelle ultime settimane, di circa una decina di furti, rapine ed episodi violenti nel capoluogo lombardo. Il giudice fisserà anche una data per l'incidente probatorio al fine di stabilire la reale età del ragazzo che, secondo gli ultimi accertamenti medici, avrebbe 14 anni e non 12 come aveva dichiarato dopo la cattura. L'adolescente è stato affidato al Cpa (Centro di prima accoglienza) di Torino, da cui era scappato prima di raggiungere la città meneghina.

L'arresto di Bilal

Bilal è stato fermato nella notte tra mercoledì e giovedì 20 ottobre dopo essersi reso protagonista dell'ennesima rapina. Il ragazzo è stato intercettato dalla polizia di Milano in piazza Luigi di Savoia, vicino alla stazione Centrale, attorno alle ore 2.30. Gli agenti gli hanno trovato addosso un piccolo tronchese che usava per staccare le collane con la chiusura più resistente dal collo delle vittime. Pensava di farla franca anche stavolta ma, invece, il giudice ha ritenuto che ci fossero gli estremi per procedere all'arresto. Bilal è apparso per la prima volta sulle cronache lunedì 10 ottobre, quando i carabinieri lo hanno fermato dopo aver scippato un Rolex Daytona da 27mila euro a un turista americano che passeggiava in via Manzoni. In precedenza, era già stato bloccato altre 4 volte riuscendo, però, a sfangarla. Fino all'episodio di giovedì notte, infatti, il baby ladruncolo era stato solo segnalato all'autorità giudiziaria poiché aveva sempre sostenuto di avere 12 anni e quindi non imputabile.

La convalida del fermo

Un accertamento tecnico condotto dal Laboratorio di Antropologia e Odontologia Forense dell'Università degli Studi di Milano ha appurato che Bilal, in realtà, avrebbe 14 anni. Il condizionale è d'obbligo dal momento che saranno necessari ulteriori esami per il riscontro definitivo. Intanto, il fermo del ragazzino ha sollevato un'ondata di polemiche. "Che Bilal abbia 12 o 14 anni non fa differenza: è sempre poco più che un bambino e non può essere rinchiuso in carcere. Se ha sbagliato va aiutato. Altrimenti è tutto il nostro sistema che è sbagliato". Hanno dichiarato con una nota Massimiliano Iervolino, Giulia Crivellini e Igor Boni, segretario, tesoriera e presidente di Radicali Italiani dopo l'arresto del giovane marocchino. "Di Bilal sappiamo poco, pare sia arrivato da solo in Europa quando aveva 9 anni e da quando è in Italia è scappato da tante comunità per poi tornare a delinquere finché un esame osseo ha stabilito che ha 14 anni e per questo è stato condotto in carcere.

- hanno continuato - Sì, ha rubato ma possibile che la risposta delle istituzioni sia solo quella di buttarlo in una cella? Noi crediamo fortemente che Bilal vada invece aiutato meglio di come è stato fatto finora anche perché la sua vicenda non diventi l'ennesima sconfitta per tutti noi".

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