Svolgeva la sua attività di medico ortopedico totalmente in nero. Il fatto a Corato, Comune in provincia di Bari. Gli agenti della guardia di finanza di Molfetta hanno scoperto la truffa di Vito Cagnetta, originario di Terlizzi, che lavorava in maniera illecita nel suo studio privato totalmente abusivo. Il medico, secondo quanto si legge sul quotidiano regionale "La Gazzetta del Mezzogiorno" aveva chiuso la partita Iva vent’anni fa e risultava in regime di attività "intra-moenia", cioè per una struttura sanitaria pubblica.
La Asl di Bari lo ha licenziato senza preavviso ed ora Cagnetta è stato sottoposto a processo dai giudici del tribunale di Trani. L'accusa è di truffa al servizio sanitario. Uno dei primi casi di applicazione del decreto Madia.
Già lo scorso anno al medico erano stati sequestrati circa 100mila euro indebitamente percepiti fino al febbraio 2017 a titolo di indennità di esclusiva, con le visite effettuate fuori dagli orari di lavoro ospedalieri. La guardia di finanza ha, a quel punto, acceso i riflettori sullo studio privato di Cagnetta e ascoltato una decina di pazienti e la segretaria dello studio. Il medico chiedeva cifre per un massimo di 50 euro in nero.
L’uomo avrebbe proposto durante il processo, tramite il suo legale, un patteggiamento pari a cinque mesi di sospensione dal lavoro e 50mila euro di risarcimento. La proposta, però, è stata respinta.
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