Corinaldo, il racconto dei testimoni: "Ci spingevano da dietro, impossibile non schiacciare le persone"

Il drammatico racconto di alcuni testimoni della tragedia di Corinaldo

Corinaldo, il racconto dei testimoni: "Ci spingevano da dietro, impossibile non schiacciare le persone"

È uno dei giovani caduti dalla balaustra crollata a causa della calca nella discoteca Lanterna azzurra di Corinaldo (Ancona), ma si è fortunatamente salvato. A raccontare all'Adnkronos gli attimi di panico vissuti stanotte è uno studente campano di 21 anni, all'uscita dagli Ospedali Riuniti di Ancona dove si è fatto medicare per alcune contusioni riportate nella caduta. "Mi pizzicava la gola, nella discoteca tutti hanno iniziato a tossire - racconta - la gente è scappata da un'uscita di emergenza. Siamo arrivati sulla balaustra che è franata e siamo rimasti schiacciati, poi ci hanno soccorso". Intorno scene di panico: "C'era chi non respirava, chi zoppicava, chi come me aveva solo qualche contusione". Ora il ragazzo si sente fortunato: "Sono scene che vedi in tv, non pensi mai ti possano capitare in prima persona".

"Una ragazza che si trovava nel locale - riferisce all'Adnkronos Don Giuseppe Bartera Sebastianelli, parroco della chiesa di S. Pietro Apostolo di Corinaldo - ha raccontato alla mamma come mentre scappava non voleva schiacciare nessuno ma la spingevano da dietro e non ha potuto farne a meno: era impossibile non schiacciare le persone".

Un ragazzo di 14 anni ha invece raccontato: "Io ero all'interno, ci stava una porta vicina al bar e

io volevo uscire, con me c'erano una quarantina di persone, ma il buttafuori non ci ha fatto uscire da lì, ci ha fatto uscire dall'altra porta, quella da dove poi si è arrivati alla balaustra dove è avvenuta la tragedia".

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