"Corona guadagna due mila euro in 16 minuti. Abbiamo cercato su Google dove mettere i soldi"

Francesca Persi nell'interrogatorio con il gip Paolo Guidi ha cercato di spiegare perché Fabrizio Corona avesse tutti quei soldi in contanti e quali erano le loro intenzioni

"Corona guadagna due mila euro in 16 minuti. Abbiamo cercato su Google dove mettere i soldi"

"Fabrizio Corona nel lavoro è una macchina da guerra, è molto intelligente: per 16 minuti c'era anche chi lo pagava due mila euro".

Francesca Persi, la stretta collaboratrice di Fabrizio Corona è stata arrestata con lui il 10 ottobre. Interrogata dal gip Paolo Guidi, racconta cosa ci facevano tutti quei soldi nel suo controssoffitto. "Fabrizio lavorava così tanto che due cassette di sicurezza in banca a Milano non ce la facevano a contenere i soldi, così abbiamo pensato al controsoffitto come nascondiglio di transizione. Abbiamo grandi clienti. Lui fa il testimonial, fa da sponsor, chiudiamo campagne Sky, chiudiamo campagne pubblicitarie. Abbiamo chiuso anche la campagna con Aurora Ramazzotti".

Inizia così il lungo interrogatorio di Francesca Persi. La collaboratrice di Corona spiega che avevano talmente tanti soldi guadagnati in nero che non sapevano più dove metterli. Le cassette a Milano erano piene, il controsoffitto pure, così hanno iniziato a cercare su Google delle alternative. "Ho messo su internet Banche in Austria... Queste banche hanno proprio il reparto per gli italiani che vanno lì e aprono conti. Non è che ti fanno tante domande strane. Non si poteva andare all’Agenzia delle entrate con un borsone e dire 'scusate, voglio dichiararli'" - spiega davanti al gip la Persi.

Il piano dei due era nato dopo che a luglio i ladri erano entrati nell'abitazione della Persi senza però portare via i soldi. Francesca e Fabrizio avevano deciso di portare i soldi all’estero, in un Paese dove vige un buon segreto bancario e successivamente riportarli in Italia legalmente sfruttando la voluntary disclosure. Come riporta il Corriere della Sera, dopo alcune ricerche Corona e la Persi avevano individuato la banca, Btv di Innsbruck, con Google. La donna, il 3 agosto, prende la macchina, guida verso l’Austria con mezzo milione in un borsone, apre un conto e prende la prima cassetta di sicurezza dove stipa i contanti. Torna il 10 e l’11, apre un secondo conto nella Sparkasse con annessa cassetta in cui infila 400 mila euro. E lascia "soltanto" 1,8 milioni nel controsoffitto, gli stessi che saranno trovati dalla polizia nel corso di una perquisizione il 7 settembre.

La collaboratrice di Corona spiega nei minimi dettagli cosa ha fatto con l'ex re dei paparazzi e assicura che i due avrebbe voluto pagare tutte le tasse. Ma Francesca va avanti e rivela come Fabrizio ha fatto ad accumulare tutti quei contanti. "Molti clienti, specialmente nel Meridione, non intendono fatture e non sanno nemmeno così l'Iva. Anche società importanti non ti pagano mai l'Iva perché secondo loro è un costo. Tante volte Fabrizio si sarebbe sentito dire: 'Ti do i contanti, se vuoi lavori così'. C'è la discoteca che ti paga 7 mila euro, il passaggio di 10 minuti in negozio che ti dà mille o due mila euro... C'è il centro estetico che ti paga due mila euro 16 minuti. Tutto dipende da quanto si sta nel locale. Corona, il giorno del suo compleanno, ha fatto una serata a Roma con degli sponsor e ha invitato tutti questi suoi pseudo amici, pseudo mitomani e solo quella sera ha guadagnato 50 mila euro".

Così Francesca Persi ha dichiarato nell'interrogatorio davanti al gip e agli avvocati Ivano Chiesa e Cristina

Morrone. La responsabile dell'Atena Srl (l'azienda di Fabrizio Corona ndr) con queste sue parole ha tentato di spiegare quali erano i piani dei due e come mai l'ex re dei paparazzi aveva tutto quel contante in casa e in banca.

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