Coronavirus, 100 medici morti in Italia dall'inizio dell'epidemia

Sono 100 i medici morti dall'inizio dell'epidemia. Ordini e sindacati denunciano la precarietà delle condizioni di lavoro: "Stanno pagando un prezzo altissimo"

Coronavirus, 100 medici morti in Italia dall'inizio dell'epidemia

Raggiunge quota 100 la tragica stima dei medici morti dall'inizio dell'epidemia. Numeri che raccontano una strage impietosa, quella dei camici bianchi, eroi senza gloria che hanno sacrificato la propria vita per strappare alla morsa virulenta del Covid-19 migliaia di pazienti: 133.442 contagiati dallo scorso febbraio.

Alla lunga lista di nomi si aggiungono, nella giornata di giovedì 9 aprile, quelli di altre quattro vittime. Si tratta di Mario Zennaro, Tashin Khrisat, Mario Rossi e Samar Sinjab, medici in attività, in pensione, richiamati al lavoro o che prestavano assistenza agli ammalati in regime di isolamento domiciliare. A comunicarlo è la Federazione nazionale degli ordini dei medici (Fnomceo) con una nota stampa tramutatasi, ormai, in un bollettino di guerra in costante aggiornamento.

Un vero e proprio steminio che non risparmia nessuno. Non solo medici, ma anche infermieri e operatori sanitari a vario titolo hanno perso la vita sul campo di battiglia per un totale di 12.681 casi positivi dall'esplosione della pandemia. Una conta che spezza il fiato e grida giustizia laddovve non è stata ancora fatta. Da settimane, infatti, sindacati e ordini denunciano a gran voce la condizione di estrema precarietà a cui sono costretti i medici in trincea: soli e talvolta sprovvisti dei presidi di protezione individuale. Mascherine riciclate oltre i limiti dell'usura, turni estenuanti e senza mai un attimo di tregua dal virus. Si combatte la morte a mani nude con ultime energie ancora rimaste.

A tal proposito, quest'oggi, Tonino Aceti, portavoce Fnopi, ha chiesto che vengano garantiti tamponi e tute di biocontenimento anche agli infermieri. "Gli infermieri restano più a lungo con i pazienti e farno turni massacranti, ance di 12 ore al giorno che rendono molto più elevate le possibilità di contagio - spiega all'Ansa -Stanno pagando un prezzo altissimo". Al grido di aiuto lanciato da Aceti, si è aggiunto l'appello del presidente Fnomceo Filippo Anelli: "I medici, gli infermieri e gli operatori sanitari non devono più essere lasciati soli a combattere contro il virus. Non devono mai più essere lasciati soli a vicariare le criticità e i vuoti del nostro Servizio Sanitario Nazionale".

Poi, rivolgendosi alle alte cariche dello Stato ha concluso: "Noi contiamo su di lei, Presidente Mattarella, sul ministro della Salute Roberto Speranza e il premier Conte, perché hai sacrifici e al lavoro dei professionisti si risponda con giusto riconoscimento e rispetto".

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