Coronavirus, aereo Alitalia alle Mauritius: divieto di sbarco a italiani

Un volo della nostra compagnia di bandiera sarebbe in stand-by all'aeroporto dell'isola dell'Africa Orientale: "Rischio contagio da coronavirus"

Coronavirus, aereo Alitalia alle Mauritius: divieto di sbarco a italiani

"Volo Alitalia per le Mauritius, non fanno sbarcare gli italiani per rischio coronavirus. Ora tavolo di crisi alla Farnesina". Così Nicola Porro, giornalista e conduttore televisivo, dà la notizia di quanto starebbe accadendo all’aeroporto dell’isola al largo del Madagascar, nel cuore dell’Oceano Indiano.

La repubblica insulare africana si difende così da possibili contagi in arrivo dall’Italia. "Coprifuoco" in Veneto e in Lombardia, dove il coronavirus ha fatto la quarta vittima – un 84enne di Bergamo – e dove ha contagiato circa 160 persone.

Per affrontare l’emergenza, il governo e i presidenti delle due regioni hanno preso provvedimenti straordinari, come la chiusura di scuole, università musei, cinema, punti di aggregazione, palestre, stabilendo inoltre la serrata dei pub e delle discoteche dopo le 18 di sera. Inoltre, i governatori Zaia e Fontana, insieme alla protezione civile e alle istituzioni, hanno arrivato due nuovi numeri verdi per le zone rosse: 800-462340 in Veneto e 800-894545 in Lombardia.

Ora, a diverse migliaia chilometri di chilometri di distanza, il coronavirus spaventa anche le Mauritius, le cui autorità – appunto come riportato dal vice-direttore de ilGiornale – starebbe tenendo in stand-by gli italiani a bordo di un aereo della nostra compagnia di bandiera da poco atterrato sull’isola. Al ministero degli Esteri sarebbe già stato aperto il tavolo di crisi per sbloccare la situazione: a breve tutti gli aggiornamenti.

Le autorità locali, riporta il Corriere della Sera, avrebbero proposto ai trecento passeggeri le seguenti soluzioni: quarantena - in due ospedali del Paeseo o rimpatrio in Italia con lo stesso aereo. L'ultimo aggiornamento racconta che sarebbero stati imbarcati su un volo Alitalia i 39 lombardi e veneti non accettati dalle Mauritius. Con loro anche il comandante del velivolo e le hostess, tutti lombardi.

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La nota di Alitalia

È arrivata la comunicazione ufficiale da parte della compagnia di bandiera italiana circa il caso del volo decollato dall'aeroporto di Roma Fiumicino alle ore 21:40 di domenica 23 febbraio, è regolarmente atterrato all'aeroporto di Mauritius alle ore 10:45 locali (le 7:45 in Italia), con a bordo 212 passeggeri e 12 membri dell'equipaggio: "In base a disposizioni delle Autorità di Mauritius, non trasmesse alla Compagnia prima dell'arrivo del volo, lo sbarco di 40 persone originanti da Lombardia e Veneto sarebbe stato condizionato a una messa in quarantena locale. Su richiesta degli stessi, ed in costante coordinamento con l'Unità di Crisi della Farnesina, Alitalia ne sta predisponendo il rientro immediato, nonostante nessuno di loro abbia dichiarato sintomi di qualsivoglia malessere. Alitalia ha immediatamente coinvolto le Autorità competenti al fine di chiarire l'eventuale sussistenza di limitazioni alla mobilità dei cittadini italiani non sottoposti ad alcuna delle restrizioni vigenti".

L'Austria "riapre" il confine

Il traffico ferroviario tra Austria e Italia è tornato normale dopo una sospensione della durata di quattro ore per il timore che due persone - con febbre e tosse, a bordo di un treno da Venezia a Monaco di Baviera - potessero essere infettate dal coronavirus. Il ministero dell'Interno austriaco ha riferito che gli esami sono risultati negativi, permettendo al convoglio che era stato fermato al confine di riprendere il viaggio. Tuttavia, a tutti i passeggeri che scendono in territorio austriaco è stato ordinato di registrare la propria identità.

"In questo caso tutte le autorità hanno agito rapidamente e con la massima cautela", ha sottolineato il ministro degli Interni Karl Nehammer, citato dalla televisione pubblica austriaca ORF, come riportato dall'agenzia stampa Agi. L'Austria, che finora non ha registrato alcun caso di coronavirus, si sta ancora consultando sui prossimi passi da compiere con l'Italia.

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