Coronavirus in Lombardia, Gallera: "A Milano raddoppiano i contagi"

Nella regione più colpita aumentano i contagi (ma anche i tamponi). Raddoppiati i casi a Milano e provincia, Gallera: "Non scherziamo, rimaniamo a casa"

Coronavirus in Lombardia, Gallera: "A Milano raddoppiano i contagi"

"Non è assolutamente finita. I dati non ci consentono di rilassarci". Così l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, ha messo in guardia i cittadini nel corso dell'aggiornamento quotidiano sull'emergenza coronavirus. "Non dobbiamo abbassare l'attenzione e pensare che il peggio sia passato perché i dati non sono ancora stabili", soprattutto quelli che riguardano Milano. In città e nei comuni della provincia sono infatti raddoppiati i contagi rispetto all'incremento registrato venerdì: 520 più di ieri quando si erano contati 269 casi sul giorno precedente. "Milanesi, non scherziamo - ha tuonato l'assessore -. Rimaniamo a casa, non usciamo. La situazione di Milano necessità maggiore attenzione: la linea dei contagi un giorno scende e un giorno sale, non c'è una netta diminuzione". Per quanto riguarda la sola città di Milano, i casi sono saliti a quota 5.368 (+262, mentre ieri l'incremento era stato di 127).

Stabile la situazione nella altre due province più colpite: a Bergamo i casi di coronavirus sono arrivati a quota 10.258. Rispetto a ieri, la crescita è di 107 unità. A Brescia invece si sono accertati 230 nuovi casi e il totale è arrivato a 10.599.

Dall'inizio della diffusione del virus cinese in Lombardia sono stati registrati 57.592 casi, con 1.544 positivi in più rispetto a ieri quando l'aumento sul giorno precedente era stato di 1.246. "Un dato in linea con quello degli ultimi giorni visto che nelle ultime 24 ore abbiamo fatto 9.977 tamponi", ha sottolineato Gallera. I ricoverati sono 12.026, 149 in più rispetto a ieri. Calano invece i numeri delle terapie intensive dove ci sono 1.274 pazienti, 28 in meno rispetto a ieri. Resta ancora alto invece il dato sulle vittime: nelle ultime 24 ore in regione si sono registrati 273 decessi che portano il totale dei morti a 10.511 (ieri sono state 216): "È un numero in crescita rispetto a quello di ieri, ma si è ridotto rispetto ai dati di qualche giorno fa", ha commentato.

"Il virus gira ancora, ma è meno forte. Le persone che arrivano ad essere ricoverate sono meno gravi rispetto a una volta. Stiamo imparando a gestire questo virus e si nota che, quando non trova tante persone su cui scatenarsi, è più debole". Questo, ha proseguito Gallera "vuol dire che se riusciremo a mantenere questo distanziamento e a tenere rarefatta la vita sociale, il virus (che purtroppo continuerà a girare) sarà comunque meno letale e meno forte, quindi è importante la mascherina e mantenere la distanza dalle altre persone".

"È vero che il trend migliora rispetto a settimana scorsa ma non ci fa ancora stare tranquilli - ha concluso -.Non ci si deve rilassare: i ponti da qui fino al 3 maggio li passiamo a casa".

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