Un test sierologico rapido, utile a rilevare la presenza degli anticorpi Sar-Cov2, potrebbe segnare la svolta per l'individuzione dei cosiddetti "casi sommersi" che sfuggono alle statistiche realative all'epidemia Coronavirus. Con buona probabilità, i nuovi esami diagnostici saranno esguiti presso strutture private a partire dalla terza settimana di aprile salvo eventuali, precipue disposizioni.
La buona notizia è che, in Italia, ci sono già numerosi laboratori in grado di fornire il servizio. A confermarlo è Gennaro Lamberti, presidente di Federlab Italia, associazione di categoria del comparto della laboratoristica e dei centri poliambulatoriali privati accreditati con il Ssn: "In Italia ci sono già i primi laboratori in grado di effettuare test sugli anticorpi per il nuovo coronavirus, l'esame che può determinare se si è stati infetti e guariti o se l'infezione è ancora in atto. Tra due settimane, molto probabilmente, i laboratori in grado di offrire questa prestazione saranno tantissimi in tutta Italia".
Dunque alcuni cittadini potranno richiedere il test (in tempi relativamente brevi) ad un costo di circa 100 euro o poco più. "Ad esempio a Genova - racconta Lamberti all'Agi - c'è già un laboratorio che offre questa prestazione: dopo sole due ore dall'annuncio della disponibilità di questo esame ha ricevuto moltissime richieste. Ma tempo qualche settimana e i laboratori che li faranno saranno molti di più". A detta dell'esperto, l'esito dell'esame sierologico in laboratorio è considerato affidabile: "Parliamo di laboratori altamente qualificati in grado di eseguire prestazioni di biologia molecolare per le quali sono stati autorizzati ed accreditati. Il test per la ricerca degli anticorpi Igg (immunità pregressa, ndr) e Igm (infetti) per il coronavirus in laboratorio è semplice e affidabile quanto la ricerca degli anticorpi della rosolia", spiega il presidente Federlab.
Altra cosa è, invece, l'affidabilità dei test rapidi per evidenziare la positività al virus presto disponibili in farmacia: "La Campania, ad esempio, ha speso milioni di euro per acquistare dalla Cina questi test rapidi sugli anticorpi, per funzionamento simili ai test per la gravidanza, che però hanno uno scarso livello di specificità e affidabilità - continua Lamberti - Per questo i laboratori privati si fanno avanti e offrono il loro contributo. Anzichè comprare test rapidi inaffidabili ci mettiamo a disposizione per offrire il nostro aiuto senza avere nulla in cambio. Siamo disposti a mettere a disposizione personale, attrezzature, organizzazione e competenze per eseguire i test necessari".
Ancora prima dei test sugli anticorpi, Federlab Italia si è proposta di offrire supporto per l'esecuzione dei tamponi farigeni laddove vi fosse necessità. "Regioni come la Liguria, la Lombardia, il Veneto, la Sicilia e anche la Toscana hanno dato il loro ok ai laboratori, individuando secondo precisi criteri quelli che possono fare i tamponi. Le altre regioni no.- riferisce Lamberti - Così ci troviamo dinanzi a tanti sistemi sanitari diversi in un'emergenza che richiede invece azioni unitarie". Se non specificatamente previsto dalla propria regione, un laboratorio privato infatti non può eseguire i tamponi per il coronavirus. "Non è stato previsto alcun bando nazionale che stabilisce criteri e condizioni che consentano di selezionare i laboratori che possono farlo. E nessun laboratorio - conclude il presidente Federlab - può decidere arbitrariamente. Infatti, se ogni cittadino facesse i tamponi privatamente, si potrebbe perdere di vista il dato epidemiologico che è fondamentale .
Se però il contributo dei laboratori venisse previsto e regolato sarebbe possibile mettere in piedi un coordinamento che si occuperebbe proprio dell'aspetto epidemiologico. Invece, così non è stato. Speriamo si faccia meglio per i test sierologici".
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.