Per la prima volta dal 19 marzo cala il numero delle vittime. Nelle ultime 24 ore sono morte 525 persone che portano il totale dei decessi a quota 15.887. Inoltre, per la prima volta scende il dato sulle persone ricoverate con sintomi (-61 unità) e, per il secondo giorno consecutivo, diminuiscono i pazienti in terapia intensiva (-17).
Ad oggi, sono 91.246 i positivi nel Paese: 2.972 in più mentre ieri si erano registrati 2.886 nuovi casi. Il numero totale dei guariti sale a 21.815 con un aumento di 819 persone (ieri erano guarite 1.238 persone). Dall'inizio della diffusione del virus cinese, il numero complessivo dei contagiati (comprese le vittime e i guariti) ha raggiunto quota 128.948 (4.316 persone in più rispetto a ieri). Sono questi i dati indicati dal capo della Protezione civile Angelo Borrelli nel corso della conferenza stampa quotidiana sull'emergenza coronavirus. "Abbiamo dato delle buone notizie ma non ci devono far abbassare la guardia. È fondamentale continuare a stare a casa", ha commentato Borrelli aggiungendo anche che "da oggi si interrompe il trasferimento dei pazienti dalla Lombardia alle altre regioni perché non c'è più bisogno di un alleggerimento del sistema sanitario lombardo".
"La curva ha iniziato la discesa e inizia a scendere anche il numero dei morti. Se questi dati di confermano, dobbiamo pensare a una fase 2, ovvero riflettere su come mantenere bassa la diffusione della malattia. Questo è l'unico requisito per considerare misure alternative", ha annunciato il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. Poi ha aggiunto: "Un po' tutto il sistema sta portando a un rallentamento significativo della diffusione e ci aspettiamo che nei prossimi giorni possa essere confermato", ma "è un dato che va conquistato giorno dopo giorno. Le misure adottate sono efficaci ma è altrettanto importante che manteniamo questo tipo di attenzione perché sono proprio queste misure che ci aiutano a fare decrescere la curva".
È quindi fondamentale continuare a rispettare le misure indicate dal governo. Anche in vista della Pasqua "occorre mantenere comportamenti stringenti, è fondamentale - ha sottolineato Borrelli -. I controlli delle forze dell'ordine, che ringrazio sempre per il loro lavoro, sono un deterrente, ma è fondamentale che il comportamento di ognuno di noi sia sempre responsabile".
Sul tema dei farmaci per combattere il coronavirus, "l'Aifa sta facendo un lavoro splendido di coordinamento e di grande trasparenza sul suo sito sui trial e le sperimentazioni attive - ha spiegato Brusaferro -. Capisco l'attesa, ma serve un numero di casi numericamente sufficiente per valutare l'effetto di questi farmaci. La cosa che possiamo dire è che ci sono molti studi proposti. Credo che Aifa, non appena raggiungerà le soglie per il campione, lo comunicherà tempestivamento. Servono tempo e numeri".
Il capo della Protezione civile è poi intervenuto sull'ordinanza della Lombardia che impone l'uso di mascherine o altri tipi di protezione per uscire di casa. Una misura che ha creato qualche tensione. "Mi dispiace essere stato nuovamente frainteso. Io non indosso la mascherina perché posso rispettare le misure di distanziamento sociale negli ambienti in cui lavoro. L'uso delle mascherine è importantissimo perché evita la diffusione del contagio e l'ordinanza della Lombardia va rispettata", ha precisato Borrelli spiegando anche che "nel nostro Paese si è avviata una fiorente attività produzione di mascherine ad uso della popolazione. L'Iss, sulle mascherine chirurgiche, ha ricevuto richieste e le ha autorizzate. Le produzioni avviate consentiranno di rendere possibile la fornitura di mascherine a tutta la popolazione".
Lombardia
"I dati di oggi continuano ad essere confortanti ma dobbiamo mantenere alta la guardia", ha dichiarato l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel corso dell'aggiornamento quotidiano su Facebook sull'emergenza coronavirus. Dall'inizio della diffusione del virus cinese in Lombardia sono stati registrati 50.455 casi, con 1.337 positivi in più rispetto a ieri quando l'aumento sul giorno precedente era stato di 1.598. "Il dato è confortante perché stiamo facendo più tamponi", ha aggiunto l'assessore. I ricoverati sono 12.209, 7 in più rispetto a ieri: "questo dato si è quasi fermato". In terapia intensiva ci sono 1.317 pazienti, 9 in meno rispetto a ieri quando era sceso di 55 sul giorno prima. Nelle ultime 24 ore in regione si sono registrati 249 decessi che portano il totale a 8.905 (ieri le vittime sono state 345). "Un dato che si riduce anche se non possiamo dire che sta diminuendo in maniera significativa. La drammatica verità è che il numero reale è sicuramente più ampio", ha continuato Gallera.
Nella provincia di Bergamo i casi di coronavirus sono arrivati a quota 9.712. Rispetto a ieri, la crescita è di 124 unità. A Brescia invece si sono accertati 160 nuovi casi e il totale è arrivato a 9.340. Nella provincia di Milano il totale dei casi è arrivato a 11.230, con un incremento di 411. "Questo dato non ci fa ancora stare tranquilli - ha dichiarato Gallera -. Bergamo e Brescia da qualche giorno hanno rallentato, le curve dei contagi si sono livellate. Milano invece sale e ancora non siamo riusciti a dare un netto indirizzo a questa linea. Qui lo sforzo deve essere ancora più determinato". Per quanto riguarda invece la città di Milano, i contagi sono saliti a quota 4.533 (+171) "in linea con ieri" quando l'incremento era stato di 178.
Lazio
"Oggi registriamo un dato di 123 casi di positività, continua la frenata del trend che per la prima volta è al 3%. Ora è il momento di non mollare e mantenere alta l'attenzione anche in vista delle festività di Pasqua e Pasquetta", ha dichiarato l'assessore alla Sanità e l'Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
"Sono in continua crescita i guariti che salgono di 36 unità arrivando a 475 totali - ha poi aggiunto -. Sono usciti dalla sorveglianza domiciliare in 9.921 e i decessi nelle ultime 24 ore sono stati sette".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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