Coronavirus, tutti ammessi alla maturità se scuola non riapre il 18 maggio

Tutti ammessi alla maturità con un solo colloquio orale se la scuola non dovesse riaprire il 18 maggio. Possibile abolizione dell'esame di terza media sostituito da valutazione del consiglio di classe

Coronavirus, tutti ammessi alla maturità se scuola non riapre il 18 maggio

Cosa accadrà se la scuola non riaprirà il 18 maggio? Difficili a dirsi. Se non è questa la domanda più gettonata delle ultime settimane, è sicuramente tra le più dilemmatiche. Migliaia gli studenti, proprio in questi giorni, sono in attesa delle nuove disposizioni ministeriali in merito alla ripresa dell'attività scolastica dopo la frenata imposta dalla diffusione del nuovo virus. Il nodo da sciogliere riguarda soprattutto la maturità e gli esami conclusivi delle medie, ancora in via di definizione.

Tanti gli scenari preventivabili ad oggi con una data chiave, quella del 18 maggio, da confermare. L'unica certezza, al momento, riguarda una rimodulazione delle prove che saranno presumibilmente "alleggerite". Se si rientrerà a scuola per quella data, è probabile che si sperimenti una versione soft della maturità con tre prove, di cui la seconda a discrezione delle singole commissioni d'istituto. Quanto all'esame di terza media, potrebbe essere abolito in favore di una valutazione finale affidata al consiglio di classe. Se, invece, il rientro dovesse slittare, si prospetta una sola prova per gli studenti delle superiori che consisterà in un colloquio orale interdisciplinare. Ad ogni modo, bisognerà attendere l'ordinanza ministeriale per saperne di più.

Il decreto per la scuola sarà al vaglio dei ministri nella giornata di venerdì 3 aprile indi per cui è probabile che, già dalla settimana prossima, si avrà un quadro più definito della situazione. Due, in estrema sintesi, le strade praticabili:

Riapertura scuola il 18 maggio

Stando a quanto riporta il Corriere della Sera, se dovesse concretarsi la data del 18 maggio, con un'ordinanza del ministero dell'Istruzione si può prevedere l'ammissione alla classe successiva con debito e il recupero "degli apprendimenti per gli alunni delle classi interedi nell'anno scolastico successivo a decorrere da primo settembre 2020". Per l'esame di terza media, in tal caso, si presuppone "l'eliminazione di una o più prove rimodulando le modalità di attribuzione del voto finale o anche la sostituzione dell'esame di stato con valutazione finale da parte del consiglio di classe". Quanto alla maturità, le commissioni saranno composte da commissari interni e presidente esterno. La seconda prova - quella a carattere nazionale - sarà affidata alla singola commissione di esame e verterà sugli argomenti sviscerati durante l'intero anno scolastico.

Scuola chiusa oltre il 18 maggio

In tale circostanza, gli studenti delle medie non dovranno sottoporsi all'esame conclusivo del ciclo ma saranno soggetti ad una valutazione del consiglio di classe. Quanto alle prove scritte per la Maturità, invece, saranno abolite in favore di un unico colloquio orale di cui il ministero deciderà le modalità. Se dovesse concretarsi questa ipotesi, tutti gli studenti saranno ammessi all'esame.

Didattica online e reclutamento docenti

Nel decreto al vaglio dei ministri si profilano nuove misure in vista del prossimo anno scolastico. Tra tutte, potrebbe diventare obbligatoria la didattica online sperimentata negli ultimi due mesi. Stando a quanto si apprende dall'articolo 2 comma 3 della bozza "il personale docente assicura comunque le prestazioni didattiche con modalità a distanza".

Per quanto concerne il reclutamento di professori, i concorsi veranno messi al bando entro la fine di aprile ma lo svolgimento delle prove sarà vincolato alla evoluzione dell'emergenza sanitaria; dunque è probabile che si verifichino ritardi consistenti. Circa l'assegnazione di supplenze, ogni istituto farà fede alla graduatoria interna evitando così la scrematura dalle graduatorie provinciali.

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