“Migranti: c’è posto anche per loro”. È questo il titolo di un incontro organizzato dall'Ordine dei giornalisti della Sardegna per i corsi di formazione cui devono sottoporsi gli iscritti all'albo professionale. "Una rieducazione per giornalisti", fa notare il sito Ad Maiora Media che ha denunciato il fatto.
Ai cronisti sardi nei giorni scorsi è arrivata una mail in cui veniva promosso l'incontro. "Ci sono segnali incoraggianti - si legge nella nota dell’Ordine dei Giornalisti - ma le iniziative per l’inserimento dei migranti in Sardegna sono ancora poche". E ancora: “I progetti Sprar (Sistema di protezione per i richiedenti asilo e rifugiati) per la formazione dei migranti, la loro integrazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, sono appena undici nell’Isola distribuiti in otto Comuni. Altri tre sono in fase di avviamento e si attende l’esito del bando ministeriale per l’autorizzazione di nuovi centri”.
Insomma, l'ordine dei giornalisti sardo vuole più integrazione. E per sollecitare la partecipazione dei cronisti mette sul tavolo 5 crediti di formazione C’è ancora molto da fare nel campo della cosiddetta seconda accoglienza.
Ci sono concrete prospettive di lavoro per associazioni, operatori del sociale, psicologi, mediatori culturali, nell’ambito di un vero programma di inserimento nel tessuto sociale isolano, con corsi di lingua italiana, tirocini, formazione e orientamento".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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