L'utilizzo delle telecamere nei luoghi di lavoro non viola la privacy dei dipendenti. Lo ha stabilito la Corte europea dei Diritti umani.
Erano stati cinque cassieri di una catena di supermercati spagnola a rivolgersi alla Corte di Strasburgo. I dipendenti erano stati licenziati per aver rubato della merce dal negozio. I manager del supermercato si erano subito accorti dei furti e avevano installato alcune telecamere (sia visibili che nascoste) nei locali.
Dopo aver collocato le videcamere, i manger avevano presentato ai rappresentati sindacali i filmati, nei quali erano documentati i furti. Poi i licenziamenti.
Ma i cinque non si sono dati pace e sono arrivati fino a Strasburgo, dove hanno sostenuto che non erano stati informati della presenza delle telecamere.
Ma la Corte ha stabilito che "c'era una chiara giustificazione per tale misura a causa del fatto che c'era un sospetto ragionevole di comportamenti scorretti". Così oggi è arrivata la sentenza definitiva: per 14 voti a 3, la Grand Chamber della Corte ha stabilito che non c'è stata violazione dei loro diritti alla privacy.
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