Così il Demanio vuole (s)vendere le spiagge

In un documento segreto rispunta la privatizzazione dei lidi. A favore del cemento

Così il Demanio vuole (s)vendere le spiagge

AAA (s)vendesi spiagge. Già, perché a quanto pare il governo avrebbe pronto un disegno di legge per permettere agli attuali titolari delle concessioni balneari di riscattare il lido.

È quello che viene fuori da un documento riservato dell’Agenzia del demanio e svelato da L'Espresso, secondo cui "le aree appartenenti al patrimonio dello Stato sulle quali alla data del 30 settembre 2014 siano stati realizzati da privati immobili o manufatti sono alienate a cura dell’Agenzia del Demanio mediante vendita diretta in favore del soggetto legittimato che ne faccia richiesta". E si precisa che più saranno stati durevoli "gli investimenti immobiliari realizzati" più si sarà avvantaggiati nella gara.

Cioè: più cemento c'è sulla spiaggia, più è facile aggiudicarsi "il patrimonio dello Stato".

Certo, tra il cemento saranno privilegiati anche le costruzioni volte ad abbattere le barriere architettoniche e permettere ai disabili l'accessibilità alla battigia, ma il rischio che così si aggiunga cemento a cemento è grosso.

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