Così parlava il militante fermato "A Palermo annulliamo i fascisti"

Gianmarco Codraro è tra i fermati per il pestaggio del leader di Forza Nuova Palermo, Massimo Ursino. Ecco cosa diceva a dicembre

Così parlava il militante fermato "A Palermo annulliamo i fascisti"

Trai fermati per il pestaggio di Massimo Ursino, il segretario provinciale di Forza Nuova, c'è anche Gianmarco Codraro, 26 anni ed esponente dei centri sociali di Palermo. Codraro è stato fermato insieme a Carlo Mancuso, 28 anni. Altre quattro persone invece risultano indagate. Tutte fanno parte della "galassia" dei centri sociali del capoluogo palermitano. Codraro e Mancuso sono due militanti del Malarazza, uno studentato occupato in via Cavour. E proprio Codraro, qualche mese fa nel corso di una manifestazione antifascista aveva rilasciato alcune dichiarazioni a Repubblica Palermo in cui puntava il dito proprio contro i presidi fasciti a Palermo: "Ci sono città dove attraverso una pratica militante quotidiani si è riusciti a rendere nulle queste opzioni sociali. Così abbiamo annullato e cancellato i fascisti". Intanto nel capoluogo siciliano sale tensione in vista del comizio di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, atteso a Palermo sabato 24 febbraio.

Dopo i fermi di ieri, Forza Nuova con una nota ha sottolineato ancora una volta la ferocia dell'aggressione a Ursino: "Si sta verificando un allarmante e unilaterale tentativo di alzare il livello dello scontro, a pochi giorni dall'arrivo in città di Roberto Fiore, che non può essere ignorato".

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