Costa Concordia, i periti: "Scatola nera era fuori uso"

Al momento del naufragio la nave aveva mappe "non approvate" e un problema ai sistemi di navigazione. Ma la Costa si difende: "Solo un codice d'errore"

Costa Concordia, i periti: "Scatola nera era fuori uso"

Alcuni sistemi di controllo della Costa Concordia erano in avaria fin dal 9 gennaio, quattro giorni prima del naufragio della nave da crociera (guarda le foto scattate dai sub). A dirlo sono alcuni periti consultati dal tribunale di Grosseto, che cercano di fare il punto sulle cause del disastro nautico che ha provocato la morte di 32 persone.

La notizia compare questa mattina sul Corriere della Sera, che cita i verbali relativi alla perizia e parla di un guasto che avrebbe interessato anche la scatola nera, rendendo di fatto impossibile una ricostruzione di quanto accadde.

Le mail acquisite dai pm, che indagano su quanto fece il comandante Francesco Schettino e sulle responsabilità della Costa, fanno emergere la segnalazione di un guasto il 10 gennaio. La riparazione, concordata con la ditta che faceva manutenzione sulla nave da crociera, si sarebbe dovuta fare il 14, durante lo stop al porto di Savona.

La Concordia si schiantò però sugli scogli il 13, in transito davanti all'isola del Giglio. Alla magistratura ora stabilire come le nuove informazioni cambino il quadro che si era delineato fino a oggi e quanta differenza facciano sul piano delle responsabilità.

Intanto la Costa, sempre dalle pagine del Corriere, replica alle accuse: "La scatola nera aveva segnalato solo un codice d’errore che non significava assolutamente che l’apparecchio Vdr non funzionasse". Nessuna norma o convenzione internazionale, secondo la compagnia, prescrive "che in una situazione del genere la nave non possa navigare".

Il tentativo dei periti si concentra anche sulla ricostruzione delle fasi del naufragio che non sono documentate dalla scatola nera. Momenti come l'abbandono della nave, non sono però neppure sul computer di servizio.

La differenza, rispetto alla scatola nera, è questo materiale è liberamente accessibile da bordo. Non si esclude dunque una manipolazione. La Concordia inoltre avrebbe viaggiato con le porte stagne aperte e con mappe "non approvate".

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