Nuova bozza di protocollo contro il Covid approvato dalle parti sociali per i lavoratori del settore privato. I ministeri della Salute e del Lavoro hanno preparato nuove misure per impedire il propagarsi del virus soprattutto in quei contesti in cui è impossibile mantenere un adeguato distanziamento.
"L'uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo facciali filtranti ffp2 rimane un presidio importante per la tutela della salute dei lavoratori ai fini della prevenzione del contagio, soprattutto nei contesti di lavoro in ambienti chiusi e condivisi da più lavoratori o aperti al pubblico o dove comunque non sia possibile il distanziamento interpersonale di un metro per le specificità delle attività lavorative", sispiegava nella bozza.
La versione approvata prevede che il datore di lavoro debba mettere a disposizione dei dipendenti le mascherine ffp2 e dovrà essere il titolare, insieme al medico del lavoro, a individuare "particolari gruppi di lavoratori ai quali fornire adeguati dispositivi di protezione individuali, Ffp2, che dovranno essere indossati, avendo particolare attenzione ai soggetti fragili". Resta aperta la possibilità che venga introdotto l'obbligo di indossarle, soprattutto in ragione dell'ampia diffusione di Omicron5. Resta la discrezionalità di scelta per i datori di lavoro.
Proprio in virtù della necessità di utilizzare dispositivi di protezione delle vie respiratorie nei luoghi chiusi, si chiede al datore di lavoro di assicurare un'adeguata disponibilità di mascherine di tipo ffp2 per i dipendenti, "al fine di consentirne ai lavoratori l'utilizzo nei contesti a maggior rischio". La bozza verrà condivisa oggi dal Governo con le parti sociali. "Una cosa che credo vada in qualche modo resa omogenea è l'approccio approccio tra impiego delle mascherine nel settore pubblico e privato, perché altrimenti rischiamo di dare un messaggio non comprensibile che se si basa su differenze di approccio", ha precisato Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità (Css).
Circa la nuova variante Omicron5 che si sta diffondendo così grande facilità in queste settimane, Fabrizio Pregliasco, docente all'università Statale di Milano, spiega che "è arrivata in modo del tutto inatteso. Questo virus dimostra di essere piuttosto instabile, quindi ci potrebbe riservare ulteriori varianti". Il virologo esclude possa evolversi in maniera da risultare più contagiosa ma nello scenario peggio potrebbe essere "più capace di eludere anche meglio l'immunità conferita da guarigione e vaccinazione, aumentando così la quota di persone suscettibili".
Tuttavia, il professore frena ogni possibile allarmismo.
Considerando che la "tendenza evolutiva del virus" sembra andare verso "l'insorgenza di varianti molto trasmissibili", secondo Pregliasco dovremmo aspettarci "onde con un altissimo numero di casi come ora, ma per fortuna con una minor proporzione di forme serie".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.