La Corte d'appello di Firenze ha condannato Denis Verdini a sei anni e dieci mesi di reclusione per il crac dell'ex Credito cooperativo fiorentino, la banca locale di cui è stato presidente per vent'anni.
La pena è stata quindi ridotta rispetto a quella inflitta in primo grado, quando l'ex senatore di Ala venne condannato a nove anni per bancarotta e truffa. Riduzioni anche per gli imprenditori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, condannati oggi a 5 anni e 10 mesi ciascuno. Verdini non era presente in aula alla lettura della sentenza.
La vicende del crac del Credito Cooperativo Fiorentino e dei contributi del fondo dell'editoria percepiti dai suoi giornali editi da finte cooperative, sono state oggetto di un'inchiesta condotta dai pm Luca Turco e Giuseppina Mione. L'indagine ha disegnato la rete di rapporti esistente tra il Credito cooperativo fiorentino e i due imprenditori Riccardo Fusi e Roberto Bartolomei, soci della holding Hbf che controllava decine di società, fra cui l'impresa di costruzioni Btp, la catena di alberghi Una, la Immobiliare Ferrucci, 'scrignò del comparto immobiliare del gruppo.
Secondo l'accusa, la banca aveva erogato decine di finanziamenti a società riconducibili a interessi di Riccardo Fusi (già condannato per l'inchiesta sulla "cricca" degli appalti, capitolo Scuola Marescialli di Firenze), Roberto Bartolomei e altri imputati su contratti preliminari basati su operazioni fittizie o comunque viziati da irregolarità di vario tipo. Un sistema che nel tempo avrebbe favorito una galassia di società - alcune fallite - contribuendo a svuotare il patrimonio del centenario istituto di credito.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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