Cremona, scontri tra Casapound e centro sociale

Dopo la partita Cremonese-Mantova un 49enne è stato colpito con spranghe e calci al volto, vicino allo stadio. Ora è in coma

Cremona, scontri tra Casapound e centro sociale

È in coma il 49enne preso ieri sera a sprangate e calci in faccia e in testa, durante gli scontri davanti al centro sociale Dordoni di Cremona, vicino allo stadio. L’uomo viene trattato "con analgosedazione continua. Parametri vitali attualmente stabili. La prognosi è altamente riservata". Le violenze, verificatisi ieri a Cremona vicino al centro sociale Dordoni, sono scoppiate dopo la partita tra Cremonese e Mantova (Lega Pro). Un gruppo di uomini, probabilmente tifosi di estrema destra, ha aggredito l’uomo, un 49enne di nome Emilio, colpendolo con spranghe e calci al volto e al capo. All’arrivo dell’autoambulanza l’uomo era già incosciente. Il medico lo ha intubato e con la massima urgenza è stato portato all’ospedale di Cremona. Le forze dell’ordine sono intervenute sul posto in tenuta antisommossa. "Poche ore fa - scrive il centro sociale su Facebook - sessanta fascisti di CasaPound cremonesi con il supporto di squadristi provenienti da fuori hanno assaltato il Centro Sociale Dordoni e, durante gli scontri per difendere lo spazio, un compagno è stato colpito a sprangate in testa e attualmente è in coma in gravissime condizioni".

La versione di Casapound

"Dopo la partita Cremonese-Mantova - afferma Casapound Italia Cremona - una decina tra nostri militanti e simpatizzanti sono stati aggrediti nel parcheggio dello stadio da militanti armati del centro sociale Dordoni. Uscendo dal bar adiacente lo stadio abbiamo trovato nel parcheggio un gruppo di autonomi usciti dal centro sociale armati di spranghe e bastoni a tenderci un agguato. Siamo stati caricati e ci siamo difesi, costringendo gli aggressori a scappare dentro il centro sociale e permettendo loro di raccogliere chi era ferito. Uno dei nostri è stato portato in ospedale con ferite alla testa ed è ora sottoposto ad accertamenti neurologici". Infine si segnala che situazioni come queste "da noi non cercate, né volute in alcun modo, siano frutto del clima assurdo creato dagli antifascisti cittadini, già in passato peraltro resisi responsabili di aggressioni nei confronti di nostri militanti".

"Quello di questa sera - scrive in una nota Gianluca Iannone, leader Casapound - non è un episodio isolato.

Risalgono a ieri le ultime intimidazioni da parte di centri sociali e Pd a Firenze e a poche settimane l’ordigno esploso contro la nostra sede di Parma. È evidente che è in atto una nuova campagna di violenza ’rossà probabilmente tesa a creare una cortina fumogena a difesa del governo Renzi".

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