Crescono senza padre e le figlie chiedono di cambiare cognome, lui le querela

Raggiunta la maggiore età, due ragazze si sono rivolte al prefetto di Milano per procedere alla sostituzione delle loro generalità. Ma il genitore, appena ricevuta la notifica, non ci sta e ricorre alle vie legali

Crescono senza padre e le figlie chiedono di cambiare cognome, lui le querela

Avrebbero sofferto in maniera particolare la lunga assenza del padre durante la loro infanzia. E a distanza di anni, due sorelle, che hanno raggiunto la maggiore età, vogliono dimenticarsi completamente di quella figura paterna (per loro) inesistente. Per farlo avrebbero persino chiesto di cambiare cognome e prendere quello del compagno di una vita della madre, rompendo di fatto ogni rapporto con lui. Che, però, non ci sta.

La storia

Secondo quanto riportato da Il Giorno, il padre naturale delle ragazze avrebbe deciso di contrastare questa scelta rivolgendosi alla magistratura. L'uomo, infatti, si allontanò dalla famiglia e dalla madre delle due, quando entrambe le giovani erano bambine. In base a quanto ricostruito, le due figlie avrebbero sofferto molto durante la loro infanzia, proprio a causa dei pessimi rapporti tra i genitori.

La richiesta formale

Le due ragazze, infatti, dopo aver chiesto di cambiare cognome, hanno espresso il desiderio di prendere quello del compagno della loro madre, colui che (a detta loro) considerano il loro vero padre, perché presente durante la loro crescita. Una scelta ritenuta durissima dal genitore biologico, che ha deciso di contrastare. In casi eccezionali è possibile cambiare le proprie generalità e per questo motivo le due sorelle avrebbero persentato domanda in prefettura, come prevede la legge, allegando una documentazione piena di testimonianze. Che parlerebbero di silenzi, lontananza e un rapporto non sano.

L'avviso del prefetto

In base a quanto riportato dal quotidiano, il prefetto di Milano, Renato Saccone, rappresentante del ministro dell'Interno, cui spetta la decisione finale, ha ritenuto che la richiesta "appaia meritevole di essere presa in considerazione" e come prevede la norma l'avrebbe fatta pervenire anche al genitore "ripudiato". Che, non appena ricevuto l'avviso, si sarebbe arrabbiato e avrebbe reagito con freddezza, querelando le figlie per diffamazione.

La querela del genitore

L'uomo, infatti, sostiene che le due ragazze, allegando alla loro richiesta di nuovo cognome la documentazione relativa, avrebbero, di fatto, divulgato a più persone testimonianze e racconti che lo dipingono in modo totalmente negativo e per questo motivo offensivo. A suo parere, infatti, le figlie avrebbero alterato una realtà che, secondo il suo punto di vista, sarebbe completamente diversa.

Ma secondo quanto ricostruito dal quotidiano, la storia delle due ragazze sarebbe maturata in un contesto di rapporti familiari complessi, di crisi profonde e periodi infelici attraversati dalle due figlie negli anni considerati più delicati, cioè quelli della loro crescita.

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