Quando bisogna tagliare le spese per far quadrare i conti e arrivare alla fine del mese non si guarda in faccia a nessuno. Lo sanno bene le famiglie italiane, che di recente hanno tagliato sulle gite scolastiche dei ragazzi. Per quest'anno, infatti, secondo una stima di Coldiretti, si prevede un calo di partenze del 20% per il turismo scolastico. L'anno scorso i ragazzi delle superiori che si sono fatti un viaggetto con i compagni di scuola sono stati 930mila. Quest'anno saranno meno. Sono gli stessi genitori a chiedere di eliminare le uscite extrascolastiche per contenere le spese ma anche per evitare malumori tra i ragazzi, visto che molti di loro per ragioni economiche non possono permettersi di partecipare.
Ma una vera e propria scure - precisa Coldiretti - è rappresentata dalla crescente indisponibilità dei docenti, che non si vedono più riconosciuta l’indennità di missione nonostante siano responsabili dell'incolumità dei propri ragazzi. Ne consegue che le gite scolastiche si riducono sensibilmente e diventano sempre più "mordi e fuggi", ossia di una giornata al massimo.
Per tagliare i costi nella maggior parte dei casi non si va al ristorante o in pizzeria ma si privilegia il più economico pranzo al sacco.
Per contro si registra un veroe proprio boom per il turismo ecologico ed ambientale, come dimostra il fatto che nei parchi e nelle aree protette il 20% dei visitatori sono proprio i giovani in gita scolastica. La novità degli ultimi anni sono le fattorie didattiche, diventate le mete più gettonate delle gite, soprattutto da parte delle scuole primarie.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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