L'ospedale "Perinei" di Altamura è tra i più nuovi della Puglia. Costato alle casse pubbliche ben 110 milioni di euro, è stato inaugurato nel 2014. Eppure, a distanza di appena otto anni fa, il solaio del presidio è crollato a causa dell'infiltrazione d'acqua dopo la pioggia abbondante dei giorni scorsi. Fortunatamente, al momento del crollo, non c'era sotto nessuno. Il rischio che qualcuno si facesse male, però, era elevato dal momento che il crollo ha riguardato il soffitto dell'ingresso dove di norma c'è un continuo flusso di gente.
L'ospedale "Pirenei", che serve un bacino di utenza tra i 170 e i 200mila abitanti che vivono nell'alta Murgia, non è nuovo ad episodi di infiltrazioni di acqua piovana. Nel pronto soccorso, per esempio, in più di un'occasione è piovuto all'interno. Non solo. Proprio a causa dei continui allagamenti nei locali ospedalieri, sono nemmeno mancati diversi black out delle centrali elettriche. Nel corso degli anni, insomma, sono numerose le segnalazioni di cittadini e dipendenti per denunciare le condizioni precarie dell'ospedale.
Una cattedrale nel deserto
Costruito nei primi anni Novanta, il presidio avrebbe dovuto rappresentare un polo di eccellenza della Sanità murgese, all'avanguardia. Per vent'anni, però, è rimasto una cattedrale nel deserto. Il motivo? I soliti problemi burocratici (e politici) che hanno abbandonato la struttura ai fantasmi fino ai primi anni del nuovo millennio quando qualcuno si è accorto che, sebbene non fosse stato ultilizzato un solo giorno, l'edifico risultava troppo vecchio per essere aperto al pubblico. Non solo, infatti, l'ospedale non era antisismico i materiali si erano intanto deteriorati a tal punto da non rendere l'edificio più a norma. Investiti altri milioni di euro, si arrivò infine all'inaugurazione nel 2014. "Da allora - racconta al Giornale.it Lorenzo Attivissimo, coordinatore di Forza Italia giovani di Altamura - è stato un susseguirsi di disastri uno dietro l'altro".
La pista dell'elisoccorso, per esempio, non ha mai funzionato. Realizzata nei primi anni duemila è stata abbandonata perché "inagibile", proprio come certificato dai vigili del fuoco che non hanno dato l'autorizzazione dopo aver costatato che l'eliporto avrebbe esposto i mezzi di soccorso ai venti. "D'altronde - spiega al Giornale.it Pasquale Lomurno, deputato ai rapporti con le istitutzioni per il partito di Forza Italia di Altamura - una pista sopraelevata esposta ai venti impedirebbe agli elicotteri di atterrare, anzi potrebbe farli cadere visto che la struttura ospedaliera é stata realizzata in aperta campagna e lontano dal centro abitato dove quindi l'aria risulterebbe più forte, né evidentemente è stata mai fatta una misurazione della velocità e pressione dei venti prima di realizzarla".
Il parcheggio incustodito
Il parcheggio dell'ospedale dista sette chilometri dalle prime case di Altamura. Lì l'incuria regna sovrana. Si tratta, infatti, di un ampio spazio sprovvisto di cancello, grate o guardiania. Un'area totalmente incustodita e trasformata in una piazza dello spaccio della cocaina, punto di riferimento per il traffico di droga tra Puglia e Basilicata. A lungo gli spacciatori del potentino hanno agivato del tutto indisturbati. Proprio su quest'area la procura di Potenza ha aperto un fascicolo. L'inchiesta si chiama "Trilogy 2". E ora la sorveglainza è affidata alla polizia municipale sebbene questa sia da tempo sotto organico di una decina di unità. Il servizio termina tuttavia alle dieci di sera. Da quel momento il parcheggio resta una zona buia e incustodita e i furti sono all'ordine del giorno. I dipendenti dell'ospedale fanno quel che possono turnandosi per controllare le auto posteggiate.
Il mancato controllo, come anche l'assenza di manutenzione, comporta problemi non solo di sicurezza, ma anche di igiene. All'ingresso del "Perinei" ci sono da tempo diversi nidi di uccelli che con i loro escrementi imbrattano l'intera area del nosocomo. Anche la manutenzione lascia molto a desiderare. Accade, infatti, spesso che le condotte d'acqua, che fanno defluire la pioggia attraverso le grondaie, si ostruiscano. I solai del pronto soccorso, poi, sono piani e del tutto sprovvisti di una anche minima pendenza. Da qui il continuo allagamento dei locali sottostanti ogni volta che piove. A lungo andare queste infiltrazioni logorano i materiali fino a provocare, come accaduto ieri mattina, il cedimento del solaio.
Sei direttori sanitari
Ddal 2014 a oggi si sono susseguiti sei direttori sanitari. L'ultima è la dottoressa Annalisa Altomare, candidata a sostegno di Michele Emiliano alle Regionali. In un comunicato stampa ha fatto sapere che "Il tempestivo intervento dell'area tecnica dell'Asl ha permesso in poche ore di mettere in sicurezza la zona, ora interdetta al passaggio del personale dipendente e degli utenti. Contestualmente la ditta incaricata per le suddette oeprazioni ha provveduto alla verifica della restante aprte della controsoffittatura antistante la zona del cup (centro unico di prenotazione), accertandosi che la stessa non abbia subito alcun danno o alterazione dello stato originario". La direttrice ha poi assicurato che le parti della controsoffittatura danneggiate saranno ripristinate già la prossima settimana.
"Dopo aver speso mezzo milione di euro per sostituire le finestre in alcuni reparti, dopo aver immortalato l'acqua piovana che più volte ha invaso il pronto soccorso, dopo aver realizzato e non utilizzato il tunnel di lavaggio e la pista elicotteristica, dopo aver reso pericolosi anche i
parcheggi, oggi - conclude Mario Conca coorinatore regionale di Italexit - raccogliamo i cocci di una sanità che cade a pezzi grazie alle ruberie, alla sciatteria, e alla collusione tra controllore e controllato."- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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