Sono passati tre giorni da quel maledetto 14 agosto. Dal maledetto giorno in cui a Genova è crollato il ponte Morandi. I soccorritori, la Protezione civile, i vigili del fuoco non hanno mai smesso di scavare fra le macerie. E se i mezzi non erano sufficienti, ci mettevano le loro mani, le loro unghie. Giorno e notte. In questa tragedia che ha messo in ginocchio il capoluogo ligure i morti accertati sono 38, 10 i feriti e più di 630 gli sfollati.
Ma in questo dramma infinito, nella ricerca infinita, il pensiero va ai dispersi. La Protezione civile, infatti, conferma che il numero dei dispersi è sceso. Dal dieci iniziale, si è arrivati a cinque. Dall'elenco sono stati depennati, nelle ultime ore, i nominativi di persone che hanno fatto avere loro notizie ai familiari che li avevano segnalati come possibili scomparsi. Fortunatamente, quel maledetto 14 agosto erano da tutt'altra parte.
Non si sa qualche tragica fine abbiano fatto questi cinque dispersi.
Non si sa se siano persone intrappolate sotto i blocchi di cemento armato venuti giù oppure se la fortuna è stata dalla loro parte e quel maledetto giorno non erano a Genova. Le ricerche daranno una risposta. Intanto, in questra tragedia il diminuire del numero dei dispersi è "una notizia davvero importante", ha commentato all'AGI il procuratore capo Francesco Cozzi.
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