Crollo Netflix, persi più di 200 mila iscritti

Dopo la crescita sfrenata degli ultimi anni che ha scosso Hollywood, Netflix accusa il primo grande colpo

Crollo Netflix, persi più di 200 mila iscritti

Nei primi tre mesi dell'anno il colosso dello streaming ha perso circa 200.000 abbonati, che rappresenta un calo del 6,4% rispetto al risultato registrato un anno prima. Al momento Netflix conta un totale di 221,6 milioni di abbonati rispetto ai 221,8 milioni dei tre mesi precedenti e prevede di perderne altri due milioni nel trimestre in corso. La comunicazione dei risultati ha subito provocato un impatto in borsa seguito da un crollo verticale del titolo a Wall Street del 22,5%.

Le cause della discesa

Tra i fattori che hanno causato la prima grande perdita dal 2011 vi è: l'aumento della concorrenza, l'adozione lenta della banda larga e delle smart tv, la condivisione delle password, l'aumento dell'inflazione e il conflitto in corso.

La guerra tra Ucraina e Russia ha portato diversi cambiamenti e tagli. La società ha difatti sospeso il suo servizio per i cittadini russi con la conseguente perdita di 700.000 abbonamenti. Un altro grande buco economico è stato causato da 600.000 di abbonamenti in meno negli Stati Uniti e in Canada a causa del recente aumento dei prezzi. L'unica boccata d'aria è dipesa dal Giappone e India dove gli abbonati sono in aumento.

L'incremento dei prezzi degli abbonamenti è il fattore che ha avuto più impatto tra i cittadini, soprattutto dopo una pandemia mondiale che ha causato diverse difficoltà economiche. Gli utenti che non hanno visto di buon occhio l'aumento hanno dunque trovato diverse alternative al servizio. A parte le soluzioni gratuite ma illegali trovate sul web, molti hanno preferito sostituire il proprio abbonamento Netflix con uno di altre piattaforme come Disney+ o Amazon Prime Video.

Inoltre, tra gli abbonati era dilagata l'abitudine di cedere all'amico e al parente le proprie credenziali per far usufruire al servizio in maniera gratuita. Problema questo preso in considerazione solo di recente dall'azienda che ha limitato il numero di accessi nello stesso momento da più dispositivi collegati al singolo profilo. Ad oggi l'abbonamento prevede la soluzione Standard, cioè pagando 12,99€/mese si può usufruire della possibilità dei 2 schermi attivi contemporaneamente e Premium, che con 17,99€/mese consente di guardare Netflix su 4 schermi.

Le strategie per un rialzo

Al via dunque la ricerca per trovare soluzioni utili per arginare il problema della perdita. Nel primi tempi si è parlato di far decidere al pubblico il finale di una serie attraverso un gioco chiamato Trivia Quest . Un'altra tattica valida a rincasare il debito potrebbe essere l'introduzione della pubblicità, come aveva accennato il cofondatore e amministratore delegato di Netflix, Reed Hastings, aggiungendo l’opportunità di godere dei contenuti a prezzi più bassi qualora si accettino gli annunci pubblicitari. Si intravede inoltre anche la possibilità di produrre e distribuire contenuti specifici a seconda delle aree geografiche facendo diventare il servizio sempre più personalizzabile.

Una corsa

contro il tempo per recuperare il debito che sta accumulando il colosso dello streaming che durante la pandemia aveva ottenuto cifre da record, come i 142 milioni di utenti con la programmazione di Squid Game.

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