Risolto il caso di Isola Capo Rizzuto, in provincia di Crotone, dove nella giornata di ieri un imprenditore è stato ucciso a colpi di pistola. Poco fa è arrivata la confessione da parte del nipote 16enne, che ha ammesso la propria colpevolezza e ha fatto ritrovare una pistola automatica calibro 9 senza matricola (presunta arma del delitto).
La ricostruzione
Il ragazzo avrebbe bussato alla porta di casa di Giuseppe Caterisano e lo avrebbe ucciso con una sparo rivolto verso la testa. Alla base dei rapporti conflittuali tra le parti vi sarebbero controversie familiari di natura economica alimentate con il passare del tempo. Nella notte i carabinieri, mediante accertamenti tecnico-scientifici, avevano sottoposto il giovane al test dello stub per verificare la presenza di proprie tracce sui residui di sparo. Questa mattina i militari della tenenza di Isola Capo Rizzuto, coadiuvati da quelli del comando provinciale di Crotone, hanno proceduto al suo arresto.
Maria Rita Tartaglia, sostituto della procura per i minorenni di Catanzaro, ha deciso di disporre il trasferimento del 16enne presso il centro di prima accoglienza per minorenni del capoluogo calabrese. Stando a quanto si legge su Il Fatto Quotidiano, tra la vittima ed i suoi fratelli vi erano una situazione di divergenze da almeno sette anni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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