Un caso che sembra non giungere mai ad una conclusione quello di Stefano Cucchi. Nel 2009, quando morì in maniera sospetta una settimana dopo il suo arresto per droga, la sorella, Ilaria, decise di scendere in campo, esponendosi pubblicamente in difesa del fratello. Da allora non c'è pace per Stefano, tirato in ballo e strumentalizzato più volte dai media e da fazioni di tifoserie opposte.
A distanza di molti anni, Ilaria Cucchi non ha ancora seppellito l'ascia di guerra. Questa volta nel mirino è finito uno dei periti che compongono il collegio nominato dal gip un mese fa per accertarne la natura, l'entità e l'effettiva portata delle lesioni patite dal ragazzo. L'accusa rivolta è quella di appartenere alla massoneria: "La morte di Stefano - scrive su Facebook in un post di ieri sera - è diventata un simbolo di prevaricazione e di applicazione della legge del più forte senza se e senza ma. A che cosa serve tutto questo se poi viene chiamato a giudice supremo della morte di mio fratello un perito iscritto alla massoneria? Con tutto il rispetto per la massoneria.
Ma se un magistrato non può essere iscritto alla massoneria, perchè il perito che dovrebbe decidere la causa di morte di Stefano è giustamente iscritto alla massoneria? Mio fratello è morto perchè pestato violentissimamente. Punto e basta" ha scritto Ilaria.Ilaria Cucchi chiude il suo post chiedendo "Verità e giustizia per Guido Regeni", il ricercatore italiano trovato morto in Egitto.
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