Adolescenti sempre più immersi nel vortice della violenza, spesso e volentieri gratuita, e considerata come un modo per passare il tempo e divertirsi. Emblematico e spaventoso l'esempio che arriva da Sestu, comune della città metropolitana di Cagliari, dove sono addirittura due ragazzine a darsele di santa ragione, incoraggiate da alcuni compagni. Ancora una volta è il branco a dettare le regole, a fomentare, a inneggiare alla violenza, mentre chi si trova al centro dell'attenzione deve prestarsi allo spettacolo per poter continuare ad avere l'approvazione degli altri. E c'è di più, stavolta. Le botte, infatti, vengono date per soldi.
Il video choc
A immortalare in un video, divenuto virale, la terribile scena avvenuta in un parco di Sestu è il consigliere comunale Valentina Collu. Il filmato è stato oscurato perché sono stati ripresi dei minorenni, ma il contenuto è sufficiente per comprendere che cosa sta succedendo.
Si sentono grida, incitazioni, risate sguaiate. Le voci fanno subito capire che i protagonisti della vicenda sono giovani, anzi, giovanissimi. Stiamo parlando di ragazzine, che si affrontano in mezzo a un cerchio formato dal branco. Una indossa dei pantaloncini chiari, l'altra un paio di jeans neri strappati. Si prendono a schiaffi e a calci con una furia indicibile, si gridano addosso di tutto.
"Vai, ajò, vai!" urlano gli spettatori, divertiti. "Oh, sta piangendo!", "Vai, almeno dagli in faccia!". E ancora: "Ha chiesto se è già finito..." commenta deluso qualcuno. "Ti dà una sussa potente!". Sussa, in sardo, equivale a sonora batosta. "Dai, dagliene un altro! Così! Pum!" Poi, la richiesta scioccante: "Dai, dagli uno schiaffo! Ti do 5 euro, te lo giuro".
Adolescenti che si divertono ad assistere a scene violente, che ridono osservando due coetanee picchiarsi e che rimangono completamente indifferenti quando una di loro comincia a piangere.
La denuncia del consigliere comunale
Il filmato, fa sapere Valentina Collu, è già in possesso delle forze dell'ordine. Probabile che nelle prossime ore la procura della Repubblica di Cagliari decida di aprire un'inchiesta di cui si occuperà il tribunale dei minori.
"La nuova moda colpisce anche la nostra città di Sestu.
Giovani annoiati che istigano i propri coetanei ad azzuffarsi per poter realizzare un video da diffondere sulla rete" commenta il consigliere comunale in un duro post pubblicato su Facebook. "Ho oscurato i volti perché si tratta di minori ma farò vedere il video integrale a chi di dovere perché episodi del genere non si ripetano e questa stupida moda venga bloccata".
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