Danubia è una delle donne più ricercate del Sudamerica, con una condanna a 28 anni di carcere - non proprio uno scherzo - sulle spalle. Eppure non passa giorno che non faccia capolino sui social, irridendo e mandando sberleffi alle forze dell'ordine che con ogni mezzo cercano di acciuffarla (guarda la gallery).
Danubia de Souza Rangel è diventata ormai un mito fra gli ammiratori dei narcos nelle favelas che a Rio de Janeiro e nelle altre città brasiliane ospitano centinaia di migliaia di persone. Un mito che però non può certo essere preso a modello, se guardiamo alla sua storia personale, che parla di crimini e impunità.
Fidanzata di Antonio "Nem" Bonfim Lopes, Danubia ha preso raccolto l'eredità del compagno nel 2011, quando "Nem" venne arrestato e rinchiuso in un carcere di massima sicurezza con l'accusa di essere l'ultimo dei grandi boss della droga nell'immensa favela di Rocinha. Da allora Danubia ha iniziato a giocare sempre più sporco: prima facendo da collegamento fra il boss e gli uomini del cartello quando il primo era in carcere; poi costruendo un curriculum delinquenziale che la ha portata a collezionare, fra l'altro, accuse di traffico di droga, corruzione e associazione a delinquere.
Dopo un breve arresto nel 2014 venne rimessa in libertà per poter assistere la figlia piccola avuta proprio con "Nem". Da allora Danubia è uccel di bosco. Ma quello che rende davvero particolare la sua storia non è la latitanza ma il modo in cui viene vissuta.
La giovane ricercata infatti continua a pubblicare foto e messaggi su numerosi canali social, a partire da una pagina Facebook in cui è definita "sceriffa della Rocinha": una sfida in piena regola alla polizia che non riesce a catturarla. E in rete Danubia ha anche raccolto schiere di fan, che a ogni nuova comparsa non mancano di coprirla di incoraggiamenti e messaggi di ammirazione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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