Il conflitto tra Russia e Ucraina spaventa gli italiani come non accadeva da molti anni a questa parte. Dimenticata l'emergenza Covid, il pensiero va a cosa potrebbe succedere se la situazione degenerasse coinvolgendo, per assurdo, anche il nostro Paese. È così che ad un'azienda di Mantova sono già arrivate decine di richieste per l'acquisto di un bunker a prova di bomba. "So che il pericolo esiste, ecco perchè da vent'anni faccio questo mestiere", afferma a Repubblica l'imprenditore Giulio Cavicchioli, titolare dell'azienda Minus Energie che collabora con Nato e Aviazione italiana.
Quali sono le richieste
"Anche quest'ultimo pomeriggio ci sono arrivate almeno una decina di chiamate con richiesta di informazioni", sottolinea. E così, la follia di Putin incute timore in alcuni italian che, da nord a sud, hanno telefonato chiedendo dimensioni, prezzi, preventivi. Se prima sembrava impensabile rimanere chiusi in lockdown, nelle proprie confortevoli abitazioni, a causa della pandemia, adesso si cerca un rifugio scarno a un metro e mezzo dal terreno per provare a sopravvivere qualora accadesse l'imponderabile di una guerra nucleare. "La cosa che più mi rattrista è che sembra la corsa all'acquisto dell'iPhone - afferma Cavicchioli - invece un rifugio protetto è una costruzione che va ragionata, per via di tante interferenze che possono esserci. Innanzitutto serve l'autorizzazione del Comune, poi devono essere rispettati alcuni importanti parametri".
Costi e parametri di un bunker
Per chi non lo sapesse, in Svizzera la maggior parte della gente possiede già un rifugio antiaereo e chi non ce l'ha paga 600 franchi al mese per l'affitto di un bunker comune. In Italia, forse per la prima volta dalla Seconda Guerra Mondiale, qualcuno sta pensando al peggio e cerca di anticipare il prossimo. Sicuramente, decine di richieste in pochi giorni sono un fattore sociale da non sottovalutare. Andiamo al sodo: quanto costa la "fortezza"? Mediamente si va da 2-3 mila euro al metro quadrato e, in base alle proprie possibilità, ce ne sono di 20-25 mq o di 100 se si vuole stare più comodi oppure ospitare più gente che non siano soltanto i familiari più stretti. Come viene realizzato? Intanto, la costruzione si trova un metro e mezzo sotto terra, somiglia a un garage o un piano interrato e serve l'autorizzazione del Comune.
Perché non c'è acqua
"Per sopravvivere ci vuole aria, con i relativi sistemi di trattamento, servono poi servizi igienici e una struttura che resista alla spinta laterale in caso di esplosione" spiega Cavicchioli a Repubblica. "Poi ovviamente servono le riserve: acqua e cibo". L'acqua, però, non è quella del rubinetto perché, generando un flusso d'aria esterno, potrebbe essere contaminata dagli agenti chimici contenuti nelle bombe. L'unica soluzione, costosissima, sarebbe un particolare filtro.
In genere, si può sopravvivere "da un mese e mezzo a tre mesi, secondo i nostri calcoli". Finora, le richieste di preventivi sono arrivate da esponenti della classe media italiana quali avvocati, radiologi e informatori farmaceutici.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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