È stata confermata in appello a Torino dopo quasi sei ore di camera di consiglio la condanna a 30 anni di reclusione per Michele Buoninconti, accusato di aver ucciso la moglie Elena Ceste.
La donna era scomparsa da casa, a Costigliole d'Asti, il 24 gennaio 2014 e ritrovata cadavere nove mesi dopo il 18 ottobre in un canale di scolo poco distante dell'abitazione dove la coppia viveva con 4 figli, ora affidati ai nonni. Qualche giorno dopo il ritrovamento del cadavere, il 24 ottobre, Michele Buoninconti era stato indagato e poi arrestato il 29 gennaio 2015. La condanna in primo grado a 30 anni, con abbreviato, il 4 novembre 2015. Alla lettura della sentenza erano presenti in aula i genitori di Elena Ceste, la mamma Lucia è il papà Franco che hanno partecipato a tutte le udienze.
"Impugneremo la sentenza in Cassazione", ha annunciato però il legale dell'uomo a La Vita in Diretta, "Michele
Buoninconti è stato colpito negativamente da questa conferma della condanna. Credeva di poter avere giustizia. Comunque non ci arrendiamo, il terzo grado della giustizia sarà attivato e questa sarà la decisione definitiva".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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