Sono soldi che gli agenti della polizia ferroviaria, postale e stradale stanno attendendo dal 2012. Da più di tre anni il ministero dell'Economia rinvia all'infinito il pagamento delle indennità delle Specialità, nonostante abbia già a disposizione i fondi necessari a far fronte ai pagamenti. "Tutto questo non è più accettabile", denuncia Massimo Zucconi Martelli, Segretario Nazionale del Siap.
Gli enti che godono delle prestazioni lavorative dei poliziotti delle varie Specialità della polizia, infatti, pagano ogni sei mesi i fondi relativi al personale direttamente al Mef, che poi dovrebbe girarli agli agenti. "Poste Spa, la ragioneria dello Stato e l'Anas - ci dice il Siap - sono sempre puntuali nel versare i soldi: non si capisce perché poi questi rimangono stagnanti per due o tre anni al ministero". "Ma la cosa più scandalosa - aggiunge - è che le prestazioni lavorative sono già state effettuate".
In un documento che il ministero dell'Interno ha inviato ai sindacati nel settembre del 2014, e che ilgiornale.it ha potuto consultare, il Viminale guidato da Alfano non solo aveva messo nero su bianco i ritardi inconcepibili nei pagamenti delle indennità, ma aveva anche promesso di regolarizzare alcune situazioni. Promessa mai mantenuta.
I dati sono sconfortanti: le indennità della polizia ferroviaria sono fermi al marzo del 2014, quelli della stradale al gennaio del 2013 e quelli della polizia postale addirittura al marzo del 2012. Le promesse, poi, suonano come una beffa: nel documento si parla di pagamenti per la ferroviaria che sarebbero dovuti arrivare nel mese di settembre del 2014, tali da coprire i servizi prestati fino al novembre del 2013. Quasi un anno dopo, "non risulta che questi soldi siano arrivati". Ancora: alla polizia postale il governo aveva assicurato che avrebbe liquidato entro settembre del 2014 le indennità del periodo aprile 2012-marzo 2013. "Non è pensabile - aggiunge Martelli - che per prestazioni lavorative già effettuate si debbano attendere ancora soldi del 2012".
Infine, ci sono le indennità della stradale: anche per loro il Viminale aveva promesso di far avere i soldi per i servizi prestati fino al mese di agosto 2013 entro settembre del 2014. E qui non solo il dovuto non è stato ancora versato, ma c'è un altro dato che rende ancora più grottesca la situazione. Per questa specialità vengono perpetuate delle differenze di trattamento: i Compartimenti di Bologna, Torino e Ancona, infatti, rispetto a tutti gli altri in giro per l'Italia sono stati ulteriormente penalizzati, sommando ritardi ancora più ingenti. "Le differenze - denuncia il Siap - portano a una sperequazione di trattamento tra compartimenti e regioni geografiche, e questo è assurdo!".
Tutti questi ritardi, ovviamente, producono un danno economico quantificato "in media intorno ai 1500 euro all'anno". Non solo, bisogna anche considerare che le indennità dei poliziotti sono le più sottopagate del pubblico impiego. Martelli dà alcuni numeri: "Il poliziotto si sacrifica, deve essere sempre reperibile e viene pagato solo 17,50 euro lordi, e arrivano anche dopo un anno e mezzo. L'indennità per un cambio turno, invece, vale poco meno 9 euro lordi".
Non è solo qui il problema. Ci sono anche le indennità di Specializzazione che "in alcune realtà sono ancora bloccate". "Siamo al grottesco!" grida indignato Martelli quando racconta che "alcuni poliziotti dal gennaio del 2015 attendono anche 3-400 euro al mese". Soldi dovuti e ancora non versati: "Le indennità non sono un regalo e questo forse sfugge alla gente e ai politici ancora di più".
Ritardi, poca riconoscenza e stipendi miseri. Il tutto mentre l'Italia deve affrontare gli sbarchi che ogni giorno portano centinaia di immigrati sulle coste.
"In questo periodo - conclude il Siap - stiamo subendo situazioni di disagio per l'emergenza sbarchi, dove i poliziotti fanno anche più 12 ore continuative: non chiediamo molto, ma questi quattro soldi dell'indennità li vogliamo almeno pagare in tempo? Chi di dovere dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza".
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