Decine di persone sono indagate dalla Procura di Trani, a vario titolo, con l'ipotesi di reato di usura e truffa. Le indagini, avviate nei mesi scorsi, fanno riferimento ai derivati emessi da cinque banche italiane: Mps, Bnl, Unicredit, Intesa San Paolo e Credem.
A quanto si apprende l’indagine sarebbe finora a carico di funzionari e dirigenti bancari che hanno proposto e fatto firmare a imprenditori e investitori del nord Barese - territori su cui ha competenza ad indagare la magistratura tranese - titoli spazzatura che avrebbero prodotto ingenti perdite ai sottoscrittori.
I pm inquirenti, Michele Ruggero e Antonio Savasta, hanno in corso accertamenti per risalire agli ispettori di Consob e Bankitalia che avevano il compito di controllare la "genuinità" dei derivati offerti
dalle banche ai risparmiatori. Le indagini in corso mirano proprio ad identificare gli ispettori dei due organismi di controllo nei confronti dei quali potrebbe essere ipotizzato il reato di omesso controllo.
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