Detenuto marocchino brucia cella e ferisce agente con una lametta

Un marocchino recluso nel carcere di Cremona prima ha incendiato la sua cella e poi ha ferito una guardia penitenziaria con una lametta

Detenuto marocchino brucia cella e ferisce agente con una lametta

Un detenuto di nazionalità marocchina, accusato di reati contro il patrimonio, ha dato fuoco alla sua cella nel carcere di Cremona, pretendendo di essere trasferito da un'altra parte. Le fiamme hanno sprigionato una nube di fumo così densa da rendere necessaria l'evacuazione dell'intero reparto carcerario.

Gli agenti di Polizia penitenziaria sono intervenuti per mettere in sicurezza i reclusi e lo stesso autore dell'incendio, che ha aggredito, armato di lametta, il personale di custodia prima di essere bloccato. Nelle operazioni di contenimento un agente è rimasto ferito a una mano e a una gamba ed è stato accompagnamento presso l'ospedale cittadino.

Dell'episodio, avvenuto ieri, dà oggi notizia in un comunicato Alfonso Greco, segretario regionale del Sappe per la Lombardia, che parla di "disastrose conseguenze della cosiddetta sorveglianza dinamica" e di una "cronica carenza di personale che aggrava ancor di più le condizioni lavorative" della Polizia penitenziaria.

Per il segretario generale del Sappe, Donato Capece, invece, "Il grave fatto accaduto a Cremona conferma la tensione che continua a caratterizzare le

carceri, al di là di ogni buona intenzione. Le carceri sono più sicure assumendo gli agenti di Polizia penitenziaria che mancano, finanziando gli interventi per potenziare i livelli di sicurezza delle carceri".

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