Dio non vuole pigrizia ma bellezza

Dio non vuole pigrizia ma bellezza

Ha ragione Oreste Rutigliano: «preghiamo sommessamente di buttare via quel dozzinale arnese, che non è frutto nemmeno di un gesto creativo ma di mera pigrizia mentale, acquistato al più vicino negozio di ferramenta». Si riferisce all'incredibile corrimano, montato al centro della scalinata della cattedrale di San Lorenzo a Genova, simbolo di sciatteria e di mancanza di riguardo, non solo per l'architettura, ma anche per il sacro che chiede rispetto per la bellezza in cui si esprime la riconoscenza dell'uomo a Dio. La ringhiera Inox esprime invece disprezzo, come una bestemmia in chiesa. Il 7 febbraio dovrò essere, con il cardinal Angelo Bagnasco, in quella cattedrale; e troverei riguardoso, prima per lui che per me, che quell'attrezzo fosse tolto ,pensando alla vertigine di Dio che, nelle chiese, ci induce ad innalzare il pensiero verso di lui anche attraverso la meraviglia dell'architettura, nel suo slancio, nella sua solennità, così come attraverso la perfezione delle sculture e delle pitture. I portali di San Lorenzo sono espressione di un pensiero creativo così alto che non merita di essere involgarito dalla sciatteria e dalla «pigrizia mentale».

Dio non vuole pigrizia, ma chiede agli uomini intransigenza, convinzione, fede in Lui che è tutta la bontà e tutta la bellezza. E questo celebrano i suoi santuari. Platone scriveva: «la bellezza è lo splendore di Dio». Dobbiamo rispettarla, non diminuirla.

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