Quale campagna di sensibilizzazione può essere più efficace di una nella quale il testimonial è Gesù? Questa è la geniale trovata di uno spot australiano finalizzato a promuovere la donazione degli organi.
La pubblicità con la regia di Richard Todd e diretto da Richard Bullock ha creato non poche polemiche e c'è chi, e non a torto, accusa lo spot di essere al limite del blasfemo.
Eppure se l'obiettivo di una pubblicità è quello di essere efficace, non si può non ammettere che questa reclame è riuscita davvero a far parlare di sè.
Nella clip, riporta Tgcom24 , si vedono due legionari romani discutere sul delicato argomento con Gesù in croce che, ça va sans dire, non può che essere d'accordo con la donazione degli organi: "Si, ovviamente donerei i miei organi. Io sono Gesù d'altronde".
Dopo che quindi Gesù ha dato il suo assenso, i due legionari gli avvicinano uno smartphone attaccato alla punta di una lancia per iscriversi come donatore. Infine, a suggellare l'anacronismo della scena, un selfie di gruppo.
La pubblicità è stata ideata in seguito ai risultati di una ricerca secondo cui l'80% degli australiani sarebbe disposto a donare, ma solamente il 34% è effettivamente donatore registrato.
Il messaggio dello spot è più che mai chiaro: "Fai anche tu come avrebbe fatto lui".
“Volevo deliberatamente provocare una conversazione tra le persone intorno all’argomento” – ha detto Bullock.
“Questo è davvero difficile visto che nessuno vuole sollevare questioni riguardanti la morte e la donazione di organi in occasioni informali, come durante una cena o a un ritrovo tra amici". La clip è stata tagliata in una varietà di lunghezze differenti per l’uso on-line, con la speranza per chi l’ha realizzata di indurre le persone a registrarsi per diventare donatori.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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