Donna affetta da chikungunya: "Non mi reggevo in piedi"

"Avevo la febbre altissima e non mi reggevo in piedi", racconta i sintomi della chikungunya uno dei 17 ammalati in Lazio

Donna affetta da chikungunya: "Non mi reggevo in piedi"

"Non riuscivo a camminare e la febbre era altissima, avevo quasi 40. Così ho deciso di chiamare il medico e fare accertamenti", racconta una delle 17 persone affette da chikungunya nel Lazio. Si tratta di una mamma di Roma Sud, intervistata da Repubblica, senza rivelarne l'identità per tutelarne la privacy.

"I sintomi - racconta la donna - sono iniziati sabato 2 settembre. Avevo la febbre troppo alta. Mi sembrava strano. E non mi reggevo in piedi". Così la signora, che ha trascorso l'estate ad Anzio, ha contattato il medico. Per fortuna suo marito e suo figlio non si sono ammalati, anche se ora, in famiglia, sono stati presi diversi accorgimenti: "Se mio figlio ha la febbre, dobbiamo subito andare in ospedale - spiega la donna -. Anche se lo vediamo stanco. L’importante è che non ci si punga con le zanzare. Lui usa il repellente, anche io. E in casa stiamo attenti alle finestre".

Dopo 11 giorni di cure va meglio: "Ho un po’ di dolor alla schiena ma non ho più la febbre. Solo molta stanchezza e affaticamento. Vivo una vita tranquilla, senza dover fare qualcosa di specifico. Solo attenzione alle punture, ma dovrebbe esser fatto a prescidere".

Poi consiglia di evitare l'inutile allarmismo: "Sorrido perché su alcune cose si esagera.

È una cosa forte ma non gravissima. Certo, è molto soggettivo ma basta seguire i protocolli, senza perder tempo a battibeccare. E poi bisogna disinfestare e affidarsi agli operatori sanitari. L’aspetto politico lascia il tempo che trova".

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