La storia ha dell'incredibile. Come se si alzasse il sipario sul teatro dell’assurdo. Un'eredità su cui mettere le mani, negata per colpa del male italiano per eccellenza: la burocrazia.
Una donna originaria di Matera, ma residente a Zurigo unica erede di una pro-zia nubile ha ricevuto, dopo la dipartita dell'anziana donna, una somma di circa 3 miliardi del vecchio conio. Il tutto in banconote da 500mila lire e titoli di Stato di vario taglio sempre in lire (corrispondente a circa un milione e mezzo di euro) in una cassetta di sicurezza dell'Ubs di Lucano in Svizzera.
Come sempre però il destino si prende beffa degli uomini e la ricca eredità non si può toccare. Come si legge su “La Gazzetta del Mezzogiorno”, recatasi a Roma, nella sede della Banca d’Italia, la 50enne ereditiera ha scoperto che non è più possibile fare il cambio in euro. Infatti, a quindici anni esatti dall'arrivo dell'euro (data ultima dicembre 2012), le lire non si possono più convertire.
Ma nel 2012 Anna (nome di fantasia della donna “fortunata”) non sapeva ancora che a lontana zia Carmela l’avrebbe nominata erede.
Come si legge ancora sulla Gazzetta del Mezzogiorno, però, qualsiasi termine di prescrizione o decadenza decorre da quando il soggetto è posto in grado di far valere il proprio diritto. Per la donna quindi la lotta per avere ragione della burocrazia si presenta piuttosto ardua.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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