Due aggressioni in serie, entrambe compiute sfregiando le vittime con un coccio di vetro. L'ennesima violenza di strada, stavolta con un epilogo insolito. Le forze dell'ordine hanno infatti bloccato la mano del malintenzionato, un 25enne egiziano irregolare e con precedenti, davanti a un seggio elettorale. Nei suoi confronti è scattato l'arresto con le accuse di rapina e lesioni aggravate. È accaduto nella giornata di ieri - 12 giugno - a Milano, dove un nordafricano ha tentato di derubare due giovani con la stessa violenta modalità.
Una delle vittime, un 17enne italiano, ancora sotto choc e con il volto insaguinato si è rifugiato di corsa in una scuola di via Benigno Crespi, aperta in occasione del voto. Proprio lì, mentre erano in servizio per vigilare sulle operazioni elettorali, gli agenti hanno prestato i primi soccorsi al ragazzo, raccogliendo la sua testimonianza. A poca distanza dal giovane, i poliziotti avevano notato un individuo che si aggirava con un affilato coccio di bottiglia tra le mani. Si trattava proprio del 25enne egiziano, che di lì a poco sarebbe stato arrestato e accusato di un'altra tentata rapina.
Nel frattempo, infatti, al 112 era arrivata una chiamata che segnalava un'altra aggressione, compiuta sempre nelle strade di Milano. Proprio quella mattina e con modalità analoghe. Un 21enne aveva raccontato di essere tato avvicinato e aggradito da un ragazzo nordafricano mentre era a bordo di un autobus della linea 70. Il giovane lo aveva colpito al viso proprio con una bottiglia rotta. I poliziotti dell'ufficio Volanti hanno collegato i due episodi e arrestato il 25enne egiziano con le accuse di tentata rapina e lesioni personali gravi. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell'ordine, il malintenzionato dopo la tentata rapina al 21enne era sceso alla fermata tra via Imbonati e via Monte San Genesio, dove poi si era scagliato contro il minore.
Quest'ultimo ha ripotato un taglio dietro all'orecchio,
guaribile in 10 giorni, secondo il referto dei medici dell'ospedale Fatebenefratelli. Ha avuto la peggio, invece, il 21enne, che dopo essere stato medicato all'ospedale Niguarda è stato dimesso con una prognosi di 40 giorni.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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