Dora Lagreca, assistente scolastica di 29 anni, è morta dopo un volo dal quarto piano dalla mansarda dove viveva da qualche mese in affitto con il suo fidanzato, in un palazzo di via Di Giura, davanti al parco dei Comuni, in una zona residenziale di Potenza. Alle 2,30 di sabato vi sarebbe stata prima un’accesa discussione e poco dopo la tragedia. L’indagine avviata dai carabinieri dovrà fare luce su quanto avvenuto e capire se si sia trattato di un suicidio oppure di un omicidio. Per il momento l'unico indagato è il fidanzato della vittima, Antonio capasso.
Si attende l'autopsia
Dora era originaria di Arenabianca, frazione di Montesano della Morcellina, in provincia di Salerno, ma da qualche tempo si era trasferita a Potenza, dove risiedeva e lavorava da poco come assistente scolastico in un istituto di Tito, comune a pochi chilometri. Come riportato dal Corriere della Sera, il procuratore di Potenza Francesco Curcio per il momento non si sbilancia: “Stiamo ancora indagando e non è il caso di fare alcuna ipotesi. Lavoriamo cercando di capire quello che è realmente successo in quelle ore”. L’autopsia sul corpo della ragazza è prevista per domani.
Antonio Capasso, fidanzato della 29enne, è al momento indagato per istigazione al suicidio. L'uomo aveva raccontato ai carabinieri di aver cercato di fermare la giovane ma di non esserci riuscito. Era stato poi lo stesso Capasso a chiamare i soccorsi. Le indagini sono coordinate dalla Procura della Repubblica di Potenza.Nella mattinata di sabato l'uomo è stato ascoltato sia dal magistrato che dal capitano dei carabinieri Alberto Calabria. Secondo quanto da lui stesso raccontato, venerdì sera la coppia sarebbe andata in pizzeria con alcuni amici. Poi i due avrebbero lasciato la compagnia e fatto ritorno a casa. Avrebbero iniziato a discutere già in macchina, nel tragitto per raggiungere la loro abitazione, e avrebbero continuato la lite, con toni più accesi, anche nell’appartamento. Come hanno raccontato alcune amiche di Dora, la ragazza era entusiasta del suo nuovo lavoro, mentre il suo compagno era ancora in cerca di una occupazione. Antonio ha raccontato che la discussione si era fatta molto accesa e che a un certo punto la sua fidanzata ha aperto una delle due finestre della mansarda minacciando il suicidio.
Il fidanzato ha cercato di afferrarla
Il suo convivente non l’avrebbe presa sul serio ma invece, sempre secondo il racconto dell’uomo, Dora sarebbe uscita di corsa sul balcone e avrebbe scavalcato la ringhiera. Antonio a quel punto avrebbe tentato di afferrarla senza però riuscirci. Agli inquirenti avrebbe detto:“Non ce l’ho fatta”. Avrebbe quindi visto la 29enne precipitare dal quarto piano e subito è corso in strada a piedi nudi per prestarle soccorso. Prima di terminare la caduta in giardino Dora avrebbe sbattuto la testa contro una antenna parabolica che sporgeva sulla facciata dell’edificio. Gli altri condomini sono stati svegliati nel cuore della notte dalle urla del fidanzato.
La ragazza è stata dichiarata morta due ore dopo essere giunta nel vicino ospedale San Carlo. Il sindaco di Arenabianca, Giuseppe Rinaldi, ha ricordato Dora:“Era un fiore delicato, profumato, bello, pieno di affetto, simpatia e voglia di vivere”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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