Il dpcm "salva" i parrucchieri (ma gli estetisti chiudono) Cosa accade in zona rossa

Il nuovo decreto assicura l'operatività dei parrucchieri nelle "zone rosse" mentre gli estetisti dovranno chiudere

Sanificazione in un negozio di parrucchiere a Roma. (La Presse)
Sanificazione in un negozio di parrucchiere a Roma. (La Presse)

Parrucchieri sì ed estetisti no. È quanto, in estrema sintesi, emerge dal Dpcm 3 novembre che sarà esecutivo a partire da giovedì 5 novembre fino al 3 dicembre. Nelle "zone rosse", ovvero, nelle regioni caratterizzate da "uno scenario di massima gravità e da un livello di rischio alto" di contagio, l'attività dei centri estetici è di fatto sospesa. Nell'allegato numero 24 al testo del decreto si precisa al riguardo che, tra i servizi alla persona, resteranno operativi in suddette aree "saloni di barbiere e parrucchiere". Ma vediamo nel dettaglio cosa significa.

Cosa dice il testo del decreto

Fatta eccezione le regioni in cui l'epidemia è sotto controllo - ma che comunque dovranno attenersi alle nuove misure nazionali per limitare la trasmissione virale - per le altre, cioè quelle "arancioni" e "rosse", sono previste restrizioni più rigorose, specie per le categorie eroganti servizi alla persona. Tra questi rientrano parrucchieri e centri estetici che, a seconda del tipo di prestazione offerta, saranno soggetti o meno a chiusura. Nel testo del decreto, infatti, al comma h dell'articolo 3 si chiarisce che"sono sospese le attività inerenti servizi alla persona diverse da quelle individuate nell'allegato 24". In breve, nelle aree rientranti nello scenario di massima gravità, i centri estetici saranno costretti a chiudure mentre i parrucchieri potranno continuare ad offrire prestazioni purché si attengano ai protocolli sanitari anti-contagio.

Le regole

Nelle pagine 41 e 42 dell'allegato al testo del decreto vengono fornite le indicazioni per gli operatori dei servizi alla persona, e dunque, acconciatori, barbieri, estetisti e tatuatori. L'accesso dei clienti ai locali potrà avvenire solo mediante prenotazione di cui bisognerà tenere traccia all'interno di un''elenco presenze'' per 14 giorni. Occorrerà poi misurare la temperatura corporea all'ingresso del salone "impedendo l’accesso in caso di temperatura > 37,5 °C". La permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del servizio o trattamento e in base alla capienza del locale. Gli spazi dovranno essere rimodulati in modo da garantire il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra gli stessi clienti. Inoltre, laddove possibile, è consigliata l'introduzione di"barriere fisiche" per impedire il contagio mediante droplet. L’operatore e il cliente, per tutto il tempo della prestazione, devono mantenere una distanza inferiore a 1 metro e indossare, compatibilmente con lo specifico servizio, una mascherina a protezione delle vie aeree (fatti salvi, per l’operatore, eventuali dispositivi di protezione individuale ad hoc come la mascherina FFP2 o la visiera protettiva, i guanti, il grembiule monouso, etc., associati a rischi specifici propri della mansione).

In particolare, per i servizi di estetica e per i tatuatori che richiedono una distanza ravvicinata, l’operatore deve indossare la visiera protettiva e mascherina FFP2 senza valvola. Infine, si raccomanda di igienizzare mani e superfici nonché favorire il ricambio d'aria tra un cliente e l'altro

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