Ve lo ricordate com'è iniziato il 2020? Poco prima che diventasse un anno che peggio non lo potevamo immaginare, stavamo discutendo su Bugo e Morgan, non era un granché come argomento, ma a tornarci, a quei tempi, sembrano un secolo fa, chi lo avrebbe mai detto che un pirla cinese si sarebbe mangiato un pipistrello e ci avrebbe contagiati tutti, anche in un film distopico sarebbe sembrato poco credibile, mentre oggi i film distopici ci sembrano neorealistici. Mentre nei film e nelle serie normali pre-pandemia appena vediamo più di due persone insieme ci viene da pensare a un assembramento.
Così, a guardare i Google trend del 2020, le parole più cercate dagli italiani, viene fuori un Paese che si prepara a una guerra che neppure nel '15-18, o forse semplicemente una società di casalinghe disperate. Tipo, al primo posto il «pane fatto in casa». Come se a un certo punto non potessimo più uscire per prendere il pane, non esistessero più i fornai, i panettieri, una specie di ritorno alla società agricola, una notte dei morti viventi. In ogni caso pane e pizza sono importanti, per carità, più degli gnocchi che, pur essendo ultimi, si salvano dalla dannazione delle penne lisce che neppure la pandemia è riuscita a far decollare.
Seguono le «mascherine antivirus», i primi tempi si raccattavano quelle che trovavamo (e se ne trovavano poche), oggi si cercano personalizzate, griffate, o con slogan (come Salvini che aveva la mascherina di Trump, ora forse sarà Trump a mettersi quella di Salvini). Googleatissimi sono anche «lievito di birra» e «amuchina»: oltre a essere diventati tutti virologi gli italiani sono diventati esperti chimici e biologi con fermentazioni improvvisate per il lievito madre e formulazioni esplosive per farsi i disinfettanti in casa. Spicca però anche un «domanda per reddito di emergenza», ci si informa subito se si può prendere qualcosa (per forza, a sentir parlare Conte siamo pieni di soldi), comunque meglio di ristoro, che mi ha sempre fatto pensare a Di Maio che ti porta un panino con la mortadella in una baita di montagna.
Molto ricercata anche la parola «Spid», io ignoravo cosa fosse, ultimamente sentivo le amiche della mia compagna parlare di questo Spid («Ce l'hai lo Spid?») e credevo parlassero dello Speed, cioè di anfetamine, la gente perde il lavoro dovrà pure fare qualcosa per non andare fuori di testa, invece è il Sistema Pubblico di Identità Digitale, quando ho capito cos'era ho pensato che era meglio lo Speed.
Non poteva mancare certamente «nuovo Dpcm», all'inizio dell'anno nessuno sapeva cosa fosse, non ricorreva nelle conversazioni, oggi prendi un taxi e il tassista ti spiega l'ultimo Dpcm per filo e per segno, e comunque credo che la parola venga ricercata anche per fini erotici dalle cosiddette bimbe di Conte, in rete ci sono centinaia di racconti erotici di seguaci del presidente del Consiglio in versione sadomaso, «mi punisca Presidente, non ho rispettato il Dpcm».
Infine chi le sentirà le femministe, su nove personaggi più ricercati, dal povero Alex Zanardi a Joe Biden a Elon Musk, ci sono solo due donne (Silvia Romano e Rula Jebreal, certo che tra tutte potevano cercarne di migliori), ma soprattutto, come rovescio della medaglia sessista, penso a Elon Musk, che ha creato la Tesla, e la Starlink che ci porterà il wifi pure nel deserto del Sahara, e la Space X, che ci porterà su Marte, ma nelle ricerche è surclassato
da Diego Armando Maradona, che però almeno era un campione e oltretutto è morto. Piuttosto, cosa più inquietante: Silvia Romano e Rula Jebreal sono sopra Elon Musk. Non voglio sapere perché sennò mi deprimo ancora di più.
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