È latitante da venerdì e non si riesce ancora a catturarlo. Cesare Battisti, colpito da un mandato di arresto firmato dal giudice Luiz Fux, sarebbe infatti sfuggito a due tentativi di cattura di arresto a San Paolo. La polizia, dopo il via libera all'estradizione firmato dal presidente Temer, ha realizzato due blitz a due diversi indirizzi ma dell'ex terrorista non c'è ancora traccia.
Il raid delle forze dell'ordine brasiliane è scattato sulla base di due segnalazioni anonime su possibili nascondigli dell'ex esponente dei Pac. Oltre 700 agenti stanno dando la caccia al latitante al centro di una lunga disputa internazionale. La divisione antiterrorismo è coinvolta da ieri nell'operazione, che viene condotta dalla polizia federale con la collaborazione dell'Interpol, della divisione immigrazione e dell'intelligence. Come rivelato dal Giornale nei giorni scorsi, un commissario di polizia sostiene che "Battisti probabilmente è in Bolivia aiutato nella sua fuga dai servizi francesi". Le ricerche però si concentrano anche in possibili covi nascosti in Brasile. Fonti informate hanno fatto sapere all'Adnkronos che Battisti potrebbe "non essersi allontanato troppo" da Cananeia, dove risiedeva fino a qualche giorno fa. La polizia federale sta "seguendo piste serie" e è convinta che, prima o poi, Battisti finirà nella loro rete. "Ci vorranno ancora due ore, due giorni o magari due settimane. Ma lo prenderemo. È già successo tre volte, succederà una quarta", avevano detto ieri fonti dell'Interpol e di Policia Federal a Repubblica.
Dopo il tramonto di Lula (che aveva negato l'estradizione) e la vittoria di Bolsonaro alle elezioni, l'ex terrorista dei Pac sembra essere davvero vicino all'estradizione. "Non si aspettava una conclusione così rapida", dicono le fonti all'Adnkronos. "È stato colto di sorpresa". Anche la sua rete di conoscenze non sarebbe così potente da riuscire a proteggerlo in questo momento: "Quella rete - dicono le fonti dell'adnkronos - esiste ancora in parte, ma è più ristretta e meno potente.
Tra l'altro i latitanti in Brasile non durano tanto, perché la gente parla, il Paese è enorme e la forza delle fazioni criminali sta in carcere, non fuori". Intanto un aereo militare italiano è già in Brasile pronto a riportarlo nel Belpaese e anche gli agenti italiani sono sul posto per scortarlo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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