"Ottavo giorno in mare", per i migranti della Open Arms, ferma al largo di Lampedusa. E domani, in una conferenza stampa programmata per le 11 di mattina, l'organizzazione tornerà a chiedere un porto sicuro, per i 121 migranti a bordo della nave. Ma questa volta, la Open Arms usa una carta in più e tira fuori dal cilindro due personaggi di spicco. Alla conferenza, infatti, saranno presenti anche Richard Gere e Chef Rubio, volati fino a Lampedusa per sostenere la battaglia dell'organizzazione e spingere i governi europei ad accogliere i migranti.
"Il sentimento che prevale è la vergogna. Vergogna per un'Europa che lascia 121 persone in mezzo al mare per otto giorni mentre un gruppo di volontari coraggiosi fa di tutto per rendere la vita a bordo tollerabile. La vera Europa sono loro, siamo noi", ha scritto sui social l'organizzazione. Quei volontari coraggiosi che, per ottenere ciò che vogliono, fanno ricorso a personaggi del mondo dello spettacolo, per convincere i governanti a farsi carico di 121 migranti.
Alla conferenza saranno presenti anche Oscar Camps, fondatore della ong spagnola e Riccardo Gatti, presidente di Open Arms Italia, che chiederanno l'assegnazione di un porto sicuro dove poter far attraccare la nave, che nelle prossime ore verrà raggiunta da una barca di supporto, per un rifornimento di viveri.
"Riteniamo inaccettabile- conclude l'organizzazione- che la vita di uomini, donne e bambini continui ad essere ignorata.
Parleremo di questo insieme a un amico e attivista per i diritti umani, che da anni si batte per dare voce ai più vulnerabili in ogni angolo della terra, Richard Gere".La conferenza, che era stata programmata per oggi pomeriggio, è stata rinviata a domani: si svolgerà alle 11.00 all'aeroporto di Lampedusa.
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