Ecco come funzionano i tagli ai film sugli aerei

Ecco come vengono modificati i film dell’intrattenimento di bordo. Censurati per rispettare la cultura dei Paesi e per evitare il panico in volo

Ecco come funzionano i tagli ai film sugli aerei

Le scene violente vengono oscurate, quelle di sesso tagliate e alcuni Paesi scompaiono dalla cartina geografica, per non urtare la cultura locale. Banditi anche gli incidenti in ambienti chiusi e i disastri in volo. Sono alcuni dei tagli e delle revisioni che subiscono i film, prima di essere inseriti nelle liste di quelli disponibili sugli aerei.

La procedura

A raccontare la lunga procedura che devono subire le pellicole, prima di poter "salire" su un aereo, era stata Betsy Hamlin, che fa da ponte tra le case cinematografiche e le compagnie aeree. Come racconta il Corriere della Sera, per portare un film tra quelli visibili durante un viaggio aereo servono circa 3-4 mesi di tempo, passando almeno attraverso 15 passaggi obbligatori. Prima di tutto, la società seleziona una pellicola poi la compagnia dà il via libera all'acquisto, dopo un paio di mesi. Altre due settimane servono per aggiungere al filmato tutte le informazioni che saranno visualizzate dai passeggeri sugli schermi dei sedili e uleriori 20 giorni per il controllo qualità. Solo dopo aver codificato il materiale secondo le tecniche della compagnia aerea, il film può essere caricato sui server. Fatto tutto questo lavoro intervengono le compagnie aeree.

I tagli

Difficile vedere in volo i disastri aerei. Solo con poche compagnie, per esempio, è stato possibile vedere Sully, il film che racconta la storia del pilota che tentò con successo un ammaraggio d'emergenza sul fiume Hudson. In altri casi, invece, sono stati fatti dei tagli, come in Cast Away, dove in alcuni casi le scende dell'incidente aereo sono ridotte. Non sono gradite nemmeno i film che si svolgono in sottomarini o, in genere, in ambienti chiusi, che potrebbero portare a una facile associazione con la fusoliera di un velivolo. Bandite anche le storie con minori in pericolo, quelle che trattano di malattie, o di argomenti come l'aborto. Difficile anche vedere film sulla tematica Lgtbq, off limits nelle compagnie mediorientali.

Oltre alla violenza, spesso eliminata tagliando le inquadrature incriminate o mascherando il sangue, in alcuni Paesi scatta la censura anche su baci e sesso. Infine, in alcune compagnie arabe, sarebbe bandita persino la parola "Israele" e ogni riferimento al Paese verrebbe tagliato in qualsiasi film.

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