Il killer di Noemi in questo momento si trva in carcere, ma a quanto pare c'è il rischio che possa uscire presto dalla sua cella. Infatti il ragazzo, come raccontato dai genitori, è stato più volte sottoposto ad un trattamento Tso e dunque questa circostanza avrà un peso determinante nelle indagini. Il delitto secondo gli inquirenti sarebbe stato premeditato e studiato nei dettagli dal 17enne. Ma a quato pare nel corso dell'indagine e soprattutto in fase processuale bisognerà accertare se il ragazzo fosse in grado di intendere di volere nel momento in cui ha ucciso la povera Noemi. E l'avvocato l' avvocato Franco De Jaco, penalista del foro di Lecce, a Libero fa una sorta di "profezia" su quanto possa accadere ancora in questa vicenda: "Dovrà essere sottoposto a perizia psichiatrica al fine di stabilire la consapevolezza del soggetto al momento del compimento dell'atto.
Laddove venisse accertata un' alterazione della capacità psichica il magistrato, trattandosi di minorenne, potrà disporre la custodia e la cura in struttura non carceraria con obbligo di dimora fino al superamento dello stato clinico compromesso". Insomma il quadro processuale potrebbe anche portare il ragazzo ad una condanna da scontare in un luogo altrenativo al carcere. Ultimo schiaffo alla famiglia di Noemi...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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