Ecco il piano di palazzo Chigi per riassorbire lo stop sui vaccini

Lo stop delle vaccinazioni con AstraZeneca non creerà grossi problemi alla campagna vaccinale: è Palazzo Chigi a rassicurare i cittadini

Ecco il piano di palazzo Chigi per riassorbire lo stop sui vaccini

Quanto costerà, all'Italia e all'Europa, lo stop del vaccino AstraZeneca in termini di vite umane? Si è scelta la linea della massima prudenza nel bloccare interamente un prodotto vaccinale a fronte di pochissimi casi su milione di eventi avversi per fare massima chiarezza su una situazione che stava mettendo in allarme molte persone. Il generale Francesco Paolo Figliuolo aveva preparato il nuovo piano vaccini poche ore prima che l'Aifa imponesse lo stop ma il programma stilato dal generale non può essere attuato in assenza del vaccino AstraZeneca, che è quello sul quale l'Italia ha puntato maggiormente. Chi fine farà la promessa di somministrare 500mila dosi al giorno di vaccino fatta da Figliuolo? In queste ore Palazzo Chigi ha fatto chiarezza e spiegato quali saranno i tempi di recupero.

"A seguito della sospensione temporanea delle somministrazioni del vaccino AstraZeneca, nella giornata odierna sono stati effettuati approfondimenti da parte della struttura del Commissario straordinario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo. La durata della sospensione è stimabile in quattro giorni complessivi, fino al pronunciamento dell'Ema e quindi dell'Aifa", ha spiegato in una nota Palazzo Chigi. La sospensione è avvenuta lunedì pomeriggio e dovrebbe riprendere, a meno di clamorose novità, già nella giornata di giovedì, perché non risultano evidenze di connssioni e il vaccino appare sicuro, secondo quanto riportato dall'Ema. "L'impatto di tale sospensione sulla campagna può valutarsi su 200 mila vaccinazioni in meno. In caso di ripresa delle somministrazioni di AstraZeneca a partire dal 18 marzo, il rallentamento potrà essere riassorbito nell'arco di un paio di settimane, anche grazie all'incremento della quantità del vaccino Pfizer stimato in 707.850 dosi", conclude la nota di Palazzo Chigi.

Il timore di tanti è che con la sospensione del vaccino AstraZeneca ci possa essere un netto rallentamento della campagna vaccinale, al netto del comunicato effettuato da Francesco Paolo Figliuolo in cui si annunciava il nuovo piano per le somministrazioni. L'Italia deve vaccinare quanto più possibile: è questo il diktat del generale che ha preso il posto di Domenico Arcuri nel ruolo di commissario straordinario per l'emergenza coronavirus. Francesco Paolo Figliuolo ha le idee molto chiare su come debba essere portata avanti la campagna vaccinale. Quelli che fino a pochi giorni fa, per esempio, venivano chiamati furbetti del vaccino saranno ora legittimati dal commissario, che ha impedio lo spreco delle dosi residue.

Nel caso in cui a fine giornata dovessero avanzare dosi di vaccino non somministrate, che non possono essere conservate, allora sarà possibile vaccinare chiunque sia reperibile, perché "chiunque passa va vaccinato". Parola di Figliuolo.

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