Il mix di temperature in rialzo e vaccinazioni che, finalmente, hanno iniziato a correre sta rallentando l'epidemia nel nostro Paese. I numeri sono incoraggianti, i contagi sono in netto ribasso rispetto alle settimane precedenti e la tendenza è al ribasso. Il peggio sembra sia stato definitivamente messo alle spalle. Il conteggio dei contagi non era mai stato così basso dallo scorso ottobre, prima che l'Italia venisse travolta dalla seconda ondata. Si temeva un rialzo importante di nuove infezioni dopo le aperture del 26 aprile ma, a tre settimane di distanza, si può dire che non c'è stato nessun effetto significativo. Né le scuole, né i ristoranti hanno inciso nonostante gli allarmismi di chi voleva continuare a bloccare il Paese e ora alcune regioni vedono vicino il traguardo della zona bianca.
Tutte le regioni del Paese hanno un trend un discesa e possono godere delle aperture importanti della zona gialla e con l'avvicinarsi dell'estate è senz'altro un incentivo per mantenere alta l'attezione per evitare altre chiusure. Ma tra tutte le regioni in zona gialla, ce ne sono tre che potrebbero passare in zona bianca se si considerasse esclusivamente l'incidenza dei contagi sul momento. In particolare Friuli Venezia-Giulia, Sardegna e Molise possono ambire a ottenere le libertà maggiori. Per la Sardegna sarebbe la seconda volta, essendo stata la prima regione italiana ad andare in zona bianca quando tutte le altre erano arancioni e rosse. In quel caso causò un'impennata dei contagi ma rispetto a due mesi fa la situazione epidemiologica è migliorata sensibilmente.
Queste tre regioni hanno un'incidenza di casi al di sotto dei 50 per 100mila abitanti, che è la soglia stabilita dagli esperti per il passaggio. Ce ne sono poi, altre tre che si stanno avvicinando con numeri buoni e ancora in discesa. In particolare la Liguria (50/100mila), il Veneto (55/100mila) e l'Abruzzo (56/100mila). Tuttavia, avere numeri da zona bianca non è sufficiente per ottenere il passaggio. La norma, infatti, prevede che sia necessario registrare tre rilevamenti successivi con un'incidenza inferiore a 50 casi per 100mila abitanti prima di effettuare il passaggio. Un passaggio di sicurezza per verificare che i dati siano consolidati.
L'Italia vede la fine del tunnel e del suo incubo.
L'estate, che ormai è alle porte, può essere il volano per la ripresa dell'economia grazie al turismo. Intanto il governo valuta la contrazione del coprifuoco, l'apertura dei ristoranti al chiuso e l'eliminazione dell'obbligo di mascherina all'esterno.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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