Ecco la solidarietà per i poveri, ma solo se sono italiani

L'iniziativa a Bologna di Forza Italia, Riprendiamoci a Bologna e Centrodestra per Bologna: "Dobbiamo pensare ai nostri cittadini"

Ecco la solidarietà per i poveri, ma solo se sono italiani

Un'iniziativa di solidarietà contro la povertà. Ma rivolta solo agli italiani, ad alcuni di quei 4 milioni di indigenti che nel Belpaese faticano a sbarcare il lunario, ad arrivare a fine mese e a mettere ogni giorno in tavola un pasto soddisfacente. Spesso dimenticati da un Paese troppo occupato a guardare altrove.

A Bologna Forza Italia ha appena lanciato un servizio "porta a porta" rivolto a quelle famiglie che "fanno fatica a fare la spesa". Ove richiesto, alcuni volontari del partito azzurro si recheranno nelle case degli poveri per consegnare dei veri e propri "box di prima necessità". In particolare generi alimentari come pane, pasta, pomodoro, tonno, carne in scatola, farina e olio. Il minimo per riottenere dignità.

Insieme a Forza Italia, aderiscono al progetto anche le associazioni "Riprendiamoci Bologna" e "Centrodestra per Bologna". Uno sforzo importante, che sarà rivolto solo ai cittadini italiani "perché si fa già tanto per gli immigrati e poco per i nostri connazionali". "Adesso ci diranno che siamo razzisti e xenofobi - dice al Giornale Galeazzo Bignami, capogruppo di Fi al consiglio regionale in Emilia Romagna - ma questo è solo un discrimine. Dobbiamo salvaguardare i nostri concittadini". In realtà, hanno precisato i promotori durante una conferenza stampa in Comune, potranno ricevere il sostegno anche gli stranieri naturalizzati italiani. A contare sarà dunque il documento e non il sangue.

L'iniziativa è già operativa. I militanti di Fi e delle due associazioni si sono auto-tassati per finanziare la consegna di generi alimentari a circa trenta famiglie in diversi quartieri della città. "Chi vuole aiutarci - fanno sapere - può portare i doni in alcuni punti di raccolta". "Tutti i dati dei servizi sociali - ha spiegato all'agenzia Dire Marco Lisei, capogruppo di Fi a Bologna - ci dicono come la maggior parte delle risorse vengano assorbite da persone straniere". Storture di un sistema che ha messo all'angolo gli indigenti con passaporto della Repubblica. "L'amministrazione e lo Stato - attacca Stefano Cavedagna, coordinatore di Centrodestra per Bologna - non si occupano di quello che dovrebbe essere la base di ogni sistema di governo: aiutare gli italiani".

E visto che l'attenzione sembra essere rivolta solo agli stranieri, "noi ci sostituiamo all'amministrazione Pd che non fa il suo lavoro". "La nostra non è solo una protesta - conclude Cavedagna - ma un'iniziativa reale che si basa su risorse nostre e con donazioni, senza quindi basarsi su fondi statali". È la "solidarietà tricolore".

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