Emanuele Dessì: "Affitto basso? La legge non mi consente di pagare di più"

Emanuele Dessì, candidato M5s al centro della polemica perché paga 7 euro per una casa popolare, si difende: "Colpa della legge"

In un frammento del video Dessì (S) e Spada (D)
In un frammento del video Dessì (S) e Spada (D)

La casa popolare a 7,7 euro al mese? Colpa della legge. Lo dice Emanuele Dessì, candidato M5S al Senato nella bufera per le frequentazioni con gli Spada e il contratto di affitto per la casa in cui abita a Frascati.

"Si lascia intendere che io abbia ottenuto questa casa in maniera truffaldina sfruttando amicizie, addirittura con criminali", dice Dessì in una diretta Facebook, "Io rigetto con sdegno queste allusioni fatte nei miei confronti e della mia famiglia. Noi non abbiamo rubato nulla. Io sto esercitando un mio diritto in base a un contratto firmato tra le parti. o ho chiesto più volte di pagare una cifra congrua e più alta perchè ritengo io per primo vergognoso di pagare una cifra così bassa. Ma il Comune ha sempre rigettato perchè la legge non lo permette".

E anche sulle frequentazioni con gli Spada preceisa: "Io non frequentavo nessun clan Spada, non frequentavo gli Spada ma un

pugile campione del mondo che si chiama Domenico Spada e che in quel momento rappresentava l'Italia nel mondo. Era un pugile che veniva fotografato e rappresentava il riscatto di un ragazzo dotato di un grande talento".

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