Facevano firmare false polizze assicurative auto ai clienti, ricorrendo a dei sofisticati sistemi informativi e intascavano ingenti quantità di denaro. A seguito di alcuni sinistri stradali però sono emerse delle anomalie che hanno portato all’avvio delle indagini, consentendo di risalire alle truffe poste in essere da tre persone. Tutte, questa mattina, sono state arrestate dalla polizia stradale e dai carabinieri di Barcellona Pozzo Di Gotto, in provincia di Messina, a seguito di un’ordinanza di custodia cautelare disposta su richiesta della locale procura. Gli arrestati dovranno rispondere per i reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa ed esercizio abusivo di intermediazioni finanziarie, in campo assicurativo e finanziario e per avere emesso false polizze assicurative R.C.A. Si tratta delle sorelle Giuseppa e Rosalia Benvegna e Nino Currò.
I tre, nello specifico, avvalendosi delle proprie abilità in campo informatico, riuscivano a redigere delle polizze assicurative false ma, apparentemente, del tutto identiche a quelle originali emesse da altre compagnie assicuratrici. Così facendo riuscivano a proporre ai clienti, ignari, delle offerte vantaggiose rispetto a quelle proposte dai concorrenti operanti in piena regolarità.I malcapitati sottoscrivevano quindi delle polizze “fantasma”, da qui il nome dell’operazione "Ghost Insurance". È stato a seguito di alcuni incidenti stradali che sono state riscontrate alcune irregolarità da parte degli assicurati, i quali, non avrebbero ottenuto alcun risarcimento, perché non risultanti in regola.
Nel marzo del 2018, le forze dell’ordine avevano provveduto a sequestrare un’agenzia assicurativa agli odierni arrestati, tutt’oggi ancora chiusa ma, nonostante il provvedimento, i tre truffatori, continuavano l’illecita attività. In più casi i proprietari dei veicoli, sono stati destinatari di multe perché “sprovvisti” di polizza assicurativa. Per loro, anche il sequestro del mezzo. Una vera e propria organizzazione criminale radicata sul messinese, capace di ricavare ingenti profitti ai danni di numerosi utenti. L’attività veniva svolta principalmente in un’agenzia assicurativa abusiva, in quanto priva di autorizzazioni, gestita dalle due sorelle. Formalmente però, titolare dell’esercizio assicurativo era Nino Currò , il quale risultava essere regolarmente iscritto all’albo degli agenti assicurativi.
Con l’odierna operazione, non solo è stata sgominata un’organizzazione che si è indebitamente arricchita ai danni dei clienti, ma è stata anche ripristinata la legalità per quanto concerne la circolazione stradale. È un quadro piuttosto allarmante quello emerso nel corso delle indagini compiute dagli inquirenti.
L’organizzazione criminale è risultata essere infatti radicata in modo capillare su tutto il territorio con centinaia di soggetti truffati e un volume d’affari di non poco conto. Le sorelle con il loro complice, dopo le formalità di rito, sono stati associati presso la casa circondariale di Barcellona Pozzo di Gotto.
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